(ANSAmed) - ROMA, 12 MAR - Eni entra negli Emirati Arabi e
"in cambio" cede ad Abu Dhabi una quota di minoranza nel
maxigiacimento egiziano di Zohr. Il cane a sei zampe ha ottenuto
due concessioni di lungo periodo nell'offshore emiratino, per un
corrispettivo di 875 milioni di dollari. Allo stesso tempo ha
venduto per 934 milioni di dollari il 10% del giacimento giant
di gas al largo delle coste dell'Egitto al veicolo di
investimento degli Emirati Mubadala.
Un doppio binario che ha permesso al gruppo italiano da una
parte di raggiungere il proprio obiettivo di scendere al 50% di
Zohr, mantenendone la maggioranza relativa rispetto agli altri
partner (Rosneft e Bp), e dall'altra di mettere piede per la
prima volta in uno dei Paesi con le maggiori riserve di
idrocarburi al mondo e, spiega l'ad Claudio Descalzi, di
allargare la presenza della società in Medio Oriente, "in linea
con la strategia di espansione" del gruppo.
Proprio ad Abu Dhabi, Descalzi ha siglato con l'ad della
società di Stato ADNOC, Ahmed Al Jaber, due 'concession
agreement' della durata di 40 anni per l'ingresso nell'offshore
del Golfo con una quota del 5% nel giacimento a olio di Lower
Zakum e con una quota del 10% nei giacimenti a olio, condensati
e gas di Umm Shaif e Nasr. Il target di produzione del primo
blocco è di 450mila barili di olio al giorno, mentre Umm Shaif e
Nasr hanno un obiettivo di 460mila barili di olio al giorno. La
firma degli accordi è stata benedetta dal presidente del
Consiglio Paolo Gentiloni, appositamente volato nel Golfo, e dal
Principe ereditario di Abu Dhabi, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
Per Zohr, l'accordo prevede invece che Mubadala Petroleum,
consociata di Mubadala Investment Company, veicolo di
investimento del governo dell'emirato, acquisti una quota del
10% nella concessione di Shorouk, nella quale si trova il
maxigiacimento. La produzione nel super-giant, che ha un
potenziale di risorse di 850 miliardi di metri cubi di gas è
stata avviata a dicembre scorso, a 28 mesi dalla scoperta, tempo
considerato record dalla stessa Eni, e ha raggiunto una
produzione lorda di oltre 11 milioni di metri cubi di gas al
giorno. La produzione aumenterà gradualmente fino a raggiungere
il plateau entro la fine del 2019. Entro lo stesso anno è
prevista la perforazione di 20 pozzi. (ANSAmed).
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Eni entra in offshore Eau, ma cede 10% maxigiacimento Egitto
Presente Gentiloni, scambio da quasi 1 miliardo di dollari