(ANSAmed) - TUNISI, 22 NOV - Una sostanziale convergenza di
vedute riguardo all'attuale situazione del mercato dell'olio
d'oliva di qualità e la consapevolezza che Tunisia e Italia in
questo settore rimangono alleati strategici: è quanto emerso
dalla conferenza sull'olio d'oliva di qualità svoltasi presso
l'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi nell'ambito della
seconda Settimana della Cucina Italiana nel Mondo in Tunisia.
In particolare Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol
(Associazione italiana dell'Industria Olearia) e Abdessalem
Loued della Camera sindacale nazionale degli esportatori
tunisini di olio d'oliva dell'Utica, hanno messo in evidenza i
risvolti positivi della decisione Ue di ampliare la quota di
export senza dazi dalla Tunisia alla Ue e sottolineato come e
quanto il mercato globale sia interconnesso.
"La Settimana della Cucina Italiana rappresenta per noi
un'ottima occasione per riflettere sulle potenzialità di
prodotti-simbolo della dieta mediterranea come l'olio d'oliva -
ha affermato Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol
(Associazione Italiana dell'Industria Olearia). Il "saper fare"
italiano in questo settore è di altissimo livello. Purtroppo,
spiace ammettere, ancora una volta, il deficit produttivo del
nostro Paese, la cui olivicoltura non riesce a soddisfare la
domanda del settore che, tra fabbisogno interno ed estero,
ammonta a 1 milione di tonnellate".
Secondo Il Consiglio Oleicolo Internazionale, la produzione
nazionale dovrebbe infatti attestarsi sulle 320mila tonnellate.
"Le importazioni saranno di grande importanza per coprire
l'insufficiente produzione olivicola del Paese - afferma
Carrassi -. Le aziende si impegnano da sempre nella selezione di
oli di qualità in giro per il Mediterraneo e lavoreranno ancora
una volta in questa direzione. Tuttavia, in un quadro del
genere, i buoni rapporti con Paesi di tradizione olearia, cui ci
lega un antico rapporto come la Tunisia, appare essenziale.
L'esempio tunisino ci indica, semmai, che laddove si investe
sull'olio d'oliva, come nel territorio tunisino, il ritorno
economico è assicurato e contribuisce al benessere nazionale".
Alla conferenza, organizzata in collaborazione con la Camera
di Commercio Tuniso-Italiana e con L'ICE-Agenzia per la
promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese
italiane, sono seguiti fruttuosi incontri B2B. (ANSAmed)
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Agricoltura: olio d'oliva, 'Italia e Tunisia alleati'
Produttori italiani cercano import di qualità, convegno a Tunisi