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Startup salva-api vince competizione Start Jerusalem 2017

Italiana 3bee Hive-Tech sarà ad acceleratore Gerusalemme

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 19 OTT - La startup 3bee Hive-Tech ha vinto la competizione italiana di Start Jerusalem 2017, e sarà insieme agli altri vincitori di 34 paesi del mondo dal 5 all'11 novembre al 'bootcamp' in uno degli incubatori di Gerusalemme, città che sta rapidamente crescendo come sede di aziende tecnologicamente innovative. A ritirare il premio Niccolò Calandri, fondatore di 3Bees Hive-Tech, he fornisce una soluzione innovativa per salvare le api dalle avversita' di un ambiente sempre piu' ostile attraverso un sistema in grado di monitorarle e curarle, nonchè di prevedere le minacce alla loro esistenza. Un progetto di "apicoltura di precisione", premiato dall'Ambasciatore d'Israele in Italia Ofer Sachs. Ospiti di Luiss Enlabs a Roma, le tre finaliste 3Bees Hive-Tech, Goseemba (mobile business platform che aiuta le piccole e medie imprese a sbarcare sul web) e Manet Mobile (service provider per il settore della ricezione alberghiera consistente in uno smartphone personalizzato connesso ad un pannello di controllo web dell'hotel), hanno presentato i loro progetti di impresa ad una platea in cui erano presenti anche Anya Eldan, vicepresidente per le startup dell'Israel Innovation Authority, Rafi Nave, Direttore del Bronica Center for Entrepreneurship del Technion - Università di Haifa.

A riassumere le motivazioni della giuria, tra cui spiccavano i nomi di Nicola Mattina, co-founder Stamplay, Roberto Magnifico, Board Member di LVenture Group, Paola Bonomo, Business Angel 2017, Lisa Di Sevo, dPixel, ci ha pensato uno dei membri, Mila Fiordalisi, co-direttore di Cor.com: "abbiamo scelto 3Bees Hive-Tech per il suo enorme potenziale, un progetto che presenta alcuni rischi per la sua distanza dal mercato, e per questo la piu indicata a godere delle opportunita' offerte dall'ecosistema Israeliano".

Negli ultimi 4 anni, Gerusalemme è stata riconosciuta come uno dei nuovi hub mondiali dell'innovazione tecnologica, con un aumento di startup che vi hanno sede tra dell'8% annuale. Le fondazioni investono nella vita culturale della città, e lo stato ha destinato più di un miliardo di shekel (250 milioni di euro circa) alla sua crescita economica sotto forma di premi, sgravi fiscali e borse di studio. Questo nell'ambito di una nazione, Israele, che - grazie all'azione combinata di governo, università ed imprese - è ai vertici mondiali per la percentuale di Pil che va all'innovazione (4,3%).

L'ambasciatore Sachs ha sottolineato come l'ecosistema israeliano voglia "attirare imprenditori da tutto il mondo a Gerusalemme, che non è solo una città da visitare per le sue antichità o per questioni religiose. E ce n'è un numero crescente dall'Italia". Sachs ha anche fatto l'esempio di Intel che ha installato il proprio centro di ricerca per veicoli con guida autonoma proprio nella città santa. (ANSAmed).

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