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Upm punta a innalzare qualità vita urbana per 7 mln persone

In Egitto, Tunisia, Marocco e Turchia

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA - L'Unione per il Mediterraneo punta a innalzare la qualità di vita nelle città di oltre 7 milioni di persone che vivono in Egitto, Tunisia, Marocco, Palestina e Turchia. Oltre il 60% della popolazione dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ricorda in una nota l'organizzazione intergovernativa, vive nelle aree urbane e di qui al 2030 il numero di persone che vivranno nei centri urbani salirà a 22,5 milioni. Per questo motivo ''è necessario ottenere uno sviluppo sostenibile di queste aree, già sottoposte alle pesanti ripercussioni dovute ai cambiamenti climatici, ondate di calore, scarsità delle risorse idriche e incendi''. Fra i progetti lanciati - ricorda l'Upm nel corso della seconda conferenza ministeriale sullo sviluppo urbano sostenibile che si è tenuta al Cairo, lo scorso mese di maggio - cinque sono in Egitto: tra questi, quelli destinati ad avere un impatto sull'esistenza di 2 milioni di persone che vivono nel governatorato di Giza, e quello rivolto allo sviluppo sostenibile del quartiere popoloso di Imbaba. ''Il miglioramento delle condizioni di vita nella nostra regione - dove la lo sviluppo urbano è in continua espansione per via della pressione demografica e ambientale - è cruciale per il suo sviluppo sostenibile'', ha detto Ihab Fahmy, vicesegretario generale dell'Upm. In vista dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e in virtù della road map per il rafforzamento della cooperazione regionale lanciata dall'Unione per il Mediterraneo, il segretariato generale dell'organizzazione ha concluso una serie di accordi con diversi operatori di settore, destinati a rendere le città sempre ''più inclusive, resilienti, sostenibili e sicure'' e organizzerà il 9 novembre prossimo a Barcellona un incontro dedicato alla Prima Piattaforma regionale sullo Sviluppo sostenibile urbano ''allo scopo di identificare approcci innovativi e iniziative in grado di implementare l'agenda dell'Upm nella regione''. (ANSAmed).

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