(di Cristiana Missori)
(ANSAmed) - ROMA, 25 MAG - "Tessile, agroindustria,
meccatronica e farmaceutico, ma anche rinnovabili e
componentistica aereonautica". Sono questi "i settori di punta
in cui Italia e Tunisia possono sviluppare nuovi partenariati
industriali integrati". Ne è convinto il ministro dell'Industria
tunisino, Zied Laadhari, intervenuto ad un incontro organizzato
oggi a Roma da Confindustria & Assafrica - in collaborazione con
la Cooperazione italiana allo Sviluppo e Ministero
dell'Industria tunisino - sullo sviluppo industriale integrato
italo-tunisino.
Nell'incontro i poli tecnologici industriali di Monastir,
Gabès, Biserta e Sousse hanno presentato le loro potenzialità
alle imprese italiane. ''Secondo partner commerciale della
Tunisia'', l'Italia ''condivide con noi valori e destino'', ha
precisato Laadhari, ''e insieme i due Paesi possono crescere
ancora''.
Nel 2016 la Tunisia ha esportato merci per un valore
complessivo pari a 12,88 miliardi di dollari, di cui il 30,7%
verso la Francia e il 19,3% verso l'Italia. Le principali
esportazioni tunisine sono abbigliamento, prodotti e tessuti
semilavorati, prodotti agricoli e della meccanica. Dopo la
transizione politica, il governo - assicura il ministro - punta
a garantire una transizione economica stabile. Sviluppo del
settore privato, nuova legge sugli investimenti, formazione dei
giovani e sviluppo delle aree più svantaggiate, ma anche
sviluppo di poli tecnologici all'avanguardia quali Sousse
(meccatronica), Biserta (agroalimentare), Gabès (chimica e
orticoltura avanzata), Monastir (tessile).
A questi poli industriali, l'Italia ha offerto il proprio
sostegno grazie allo sviluppo del progetto ''Appui aux poles
tunisiens'', finanziato dalla Cooperazione allo Sviluppo del
ministero degli Affari esteri italiano su modello del Parco
tecnologico e scientifico piemontese Environment Park, come ha
ricordato l'ad, Davide Canavesio.
Il progetto della Cooperazione, ha spiegato, si pone
l'obiettivo di fornire assistenza tecnica da parte dei Poli
tecnologici italiani agli omologhi tunisini e ha durata di 3
anni (fino al 2019). Da anni la Cooperazione italiana punta a
sostenere uno sviluppo inclusivo e sostenibile in Tunisia, ha
ricordato dal canto suo il direttore generale della Cooperazione
allo Sviluppo del ministero degli Esteri, Pietro Sebastiani,
parlando di un Paese un Paese ricco di opportunità e centrale
per lo sviluppo del Mediterraneo e del Nord Africa''.
Le potenzialità di sviluppo per le imprese italiane non si
limitano alla Tunisia che può rappresentare una piattaforma da
cui espandere il proprio raggio d'azione, come ha sottolineato
il presidente di Confindustria & Assafrica, Giovanni Ottati.
''Grazie al corridoio tunisino all'interno di una catena di
valore per l'Italia si aprono possibilità sui mercati libico e
algerino'', ha concluso. (ANSAmed).
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Italia-Tunisia: min.Laadhari, rafforziamo legami industriali
Poli tecnologici Gabès, Sousse, Monastir e Biserta si presentano