(ANSAmed) - TRENTO, 17 MAR - Si chiama 'GGateway' una nuova
impresa sociale di informatica che permette ai laureati in
scienze dell'informazione che vivono nella Striscia di Gaza di
connettersi con il mercato globale vendendo prodotti ad hoc
nell'ambito delle nuove tecnologie digitali. A promuoverla è
stata l'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e
l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel vicino Oriente. Oggi
a Trento si è svolto il primo incontro tra l'executive producer
del progetto GGateway, Beatrice Bressan, con i referenti della
Fondazione Euricse, Riccardo Bodini, e del Centro per la
formazione alla solidarietà internazionale (Cfsi), Paolo
Tonelli.
Il progetto, che è durato due anni, è nato per sostenere
quasi il 70% di disoccupati dei circa 1.000 laureati in Scienze
e tecnologie dell'informazione (Ict) che vivono nella Striscia
di Gaza. L'Unrwa ha lanciato nel 2013, grazie al finanziamento
dell'Agenzia di Cooperazione Internazionale Coreana (Koica), il
progetto Gaza Gateway che dal 2016 è un'entità indipendente,
bilingue arabo e inglese. Si tratta di una modalità innovativa
nell'ambito della responsabilità sociale d'impresa che permette
l'esternalizzazione di prodotti 'end-to-end' dal mondo
accademico verso il settore privato, permettendo ai giovani
laureati di andare al di là della limitazione di non poter
lasciare il proprio territorio a causa della situazione di
conflitto. Secondo i principi e i valori della responsabilità
sociale d'impresa, il surplus di 'GGateway' può essere solo
reinvestito per creare nuove opportunità professionali.
(ANSAmed).
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Mo: 'GGateway', prima cooperativa informatica di Gaza
Promossa da Agenzia Onu Unrwa, oggi la presentazione a Trento