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Med: Calenda, all'Europa serve strategia energetica comune

Tenersi aperti a più progetti, connessione con Paesi regione

Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in apertura della riunione dei ministri dell'Energia dell'UpM alla Farnesina

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 1 DIC - "L'Europa ha bisogno di pensare a scenari alternativi dal punto di vista energetico di fronte alle nuove sfide della sicurezza degli approvvigionamenti e della riduzione delle emissioni, e l'Italia è già impegnata in un lavoro approfondito per ristrutturare la strategia energetica nazionale". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda intervenendo alla ministeriale Energia dell'Unione per il Mediterraneo in programma alla Farnesina.

Per Calenda bisogna guardare oltre alle singole esigenze industriali, e in questo senso il G7 dell'anno prossimo che si terrà in Italia sarà un appuntamento importante, "a cui l'Italia vuole arrivare lavorando con la Commissione europea per una nuova strategia della sicurezza negli approvvigionamenti ed una maggiore interconnessione nel Mediterraneo e tra i Paesi europei". Per la sicurezza, ha rilevato Calenda, serve "una pluralità di fonti e l'apertura a nuovi progetti nella regione, un tema economico ma anche politico, perché l'energia deve diventare un fattore di interconnessione ancora più forte". E poi c'è "il tema dell'integrazione dei mercati e dei regolamenti orientati ad un mercato unico dell'energia", ha aggiunto il ministro, auspicando che la costruzione di un "hub energetico nel Mediterraneo per il trasporto nell'energia elettrica e del gas non sia solo una chimera".

Per Calenda il "Mediterraneo è tornato al centro della storia e l'energia può seguire la strada della divisione e degli schieramenti, oppure al contrario diventare una forma di connessione. Ma per seguire questa strada, bisogna fare una scelta concreta, aprendo le porte a più progetti possibili, senza far scelte che facciano nascere blocchi energetici".

(ANSAmed).

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