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Pericolo siccità in Tunisia, risorse idriche a rischio

Ministro Agricoltura, riserve al di sotto del fabbisogno

Tunisia a rischio siccità (Archivio)

Redazione Ansa

TUNISI - Se non pioverà da ora alla fine del mese di settembre il governo tunisino sarà costretto a razionare l'utilizzo dell'acqua per l'irrigazione e dare la priorità all'erogazione di acqua potabile per i cittadini. Lo ha affermato il ministro dell'Agricoltura e delle Risorse idrauliche uscente, Saad Seddik, precisando che nel settore agricolo, la priorità di irrigazione verrà affidata alle coltivazioni 'strategiche' (pomodori, patate, cipolle) e al soddisfacimento del 70% dei bisogni degli alberi da frutta. Il ministro ha anche sottolineato l'importanza dell'utilizzo intelligente delle riserve strategica di acqua potabile, di cui 300 milioni di metri cubi sono nel nord del Paese. Secondo Seddik, le riserve idriche nelle dighe sono stimate attualmente in 780 milioni di metri cubi, in ribasso di 400 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Lo stesso ministro recentemente aveva messo in guardia gli addetti ai lavori affermando che la situazione idrica della Tunisia è al di sotto della soglia del fabbisogno minimo a causa della siccità che ha colpito il Paese sia nel 2015 che nei primi mesi di quest'anno. Seddik ha spiegato che la Tunisia si trova in questa situazione da diverso tempo, a causa di un problema infrastrutturale cui le autorità hanno cercato di porre rimedio sin dagli anni '70. 

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