(ANSAmed) - TUNISI, 27 LUG - Il ministero dell'Energia e
delle Miniere tunisino prevede per la produzione petrolifera un
calo fino al 10% entro fine anno con un volume totale di 2,14
milioni di tonnellate equivalente di petrolio (Tep), contro i
2,37 dello scorso anno.
Nei primi sette mesi dell'anno la produzione di petrolio è
scesa dell'8,6%, ovvero 9,48 milioni di barili, quella di gas
naturale del 12,8%, con 1202, 5 milioni di metri cubi. Le
ragioni sono riconducibili secondo lo stesso ministero
all'arresto della produzione per ragioni tecniche, movimenti
sociali e sindacali di protesta, o la perdita di produttività
dovuta alla regressione naturale della maggior parte dei siti di
estrazione. Emblematico per quanto riguarda le proteste sociali
il fermo della produzione nel sito gasifero ''Chargui'' alle
isole Kerkennah, bloccato dal 19 gennaio al 6 aprile 2016, e
dopo una breve ripresa delle attività dal 22 aprile fino ad
oggi. (ANSAmed).
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