(ANSAmed) - TUNISI, 27 MAG - L'Organizzazione internazionale
per le migrazioni (Oim) in Tunisia e l'Osservatorio tunisino per
le migrazioni hanno presentato i risultati del primo studio
qualitativo sui bisogni socioeconomici e l'impatto dei cittadini
libici in Tunisia. Lo studio, molto atteso dagli esperti
istituzionali e dai rappresentanti delle varie Ong
internazionali e nazionali è condotto su un campione di 1.500
libici residenti in Tunisia, integrato con dati forniti
dall'Ufficio per le Statistiche tunisino, da interviste e focus
group, è di natura qualitativa e non ha lo scopo di indicare il
numero dei libici residenti in Tunisia.
Il suo fine, si legge nel comunicato, è piuttosto quello di
offrire una migliore comprensione delle condizioni
socioeconomiche dei libici prima e dopo il loro arrivo in
Tunisia, la loro distribuzione sul territorio e dei fattori
della loro marginalizzazione nella vita quotidiana. Secondo lo
studio la maggior parte dei libici, il 34,7%, vive nella regione
intorno alla capitale, in condizioni non sempre buone.
Tra Libia e Tunisia vige un accordo di libera circolazione
che permette ai rispettivi cittadini di viaggiare senza bisogno
di visto ma che impedisce ai libici di avere uno status legale
in Tunisia. Non esistendo in Tunisia una legge per i rifugiati,
questi ultimi non possono richiederne lo status e per avere un
permesso di soggiorno regolare debbono fornire una clausola di
solvibilità, garantire di avere denaro o beni, cosa non sempre
facile. I loro problemi sono spesso quelli di avere accesso ai
servizi sanitari di base e al sistema scolastico per i figli. Il
70% degli intervistati ha espresso il desiderio di tornare a
vivere in Libia non appena le condizioni del Paese lo
consentiranno, pur dichiarando di apprezzare l'assistenza ed il
welfare tunisino. Lo studio si conclude con alcune
raccomandazioni per i decisori istituzionali insieme ad alcune
proposte che tengono in considerazione i bisogni e le
opportunità nell'ottica del buon governo delle migrazioni nel
paese, a beneficio di tutte le parti interessate. (ANSAmed).
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