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Giordania: 200mila posti di lavoro per i profughi siriani

Progetti fino al 2018 con donazioni e prestiti stranieri

Redazione Ansa

(ANSAmed) - AMMAN, 11 FEB - La Giordania ha annunciato un piano per offrire 200mila posti di lavoro nei prossimi anni a rifugiati siriani senza togliere opportunità di impiego ai cittadini giordani. Il ministro del lavoro Nidal Qatamin ha affermato che il governo ha deciso di prendere misure per limitare le restrizioni imposte finora ai siriani che si sono rifugiati nel regno hascemita sin dall'inizio delle violenze in Siria nel 2011. Secondo statistiche ufficiali giordane, circa 150mila siriani (su un totale di 800mila lavoratori immigrati) lavorano nel mercato nero locale mentre solo 5mila hanno regolare permesso di lavoro.

Il ministro Qatamin ha assicurato che il piano prevede l'apertura di posti di lavoro nel settore agricolo e industriale, e che durante il 2016 sarà data opportunità a circa 50mila siriani. Questo sarà possibile - ha affermato Qatamin - grazie ai prestiti e alle donazioni promesse dalla comunità internazionale durante l'ultima conferenza dei donatori, svoltasi a Londra il 4 febbraio scorso. Il governo giordano ha affermato che i donatori hanno promesso ad Amman almeno 700 milioni di dollari dal 2016 al 2018 per lo sviluppo dei settori sanitario, educativo, delle risorse idriche e dei servizi municipali. Le autorità di Amman affermano però che le restrizioni per i lavoratori stranieri, tra cui siriani, rimarranno in vigore in settori, riservati ai giordani, come l'ingegneria, l'educazione, l'ospedaliero, il contabile e l'amministrativo. (ANSAmed).

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