(ANSAmed) - AMMAN, 28 GEN - L'inserimento nelle attività
produttive dei rifugiati siriani e l'impatto in termini di
aumento della disoccupazione tra i giordani sono gli argomenti
discussi oggi ad Amman dal direttore generela
dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), Guy Ryder,
con il re Abdallah e altri responsabili del Regno hashemita.
Ryder ha incontrato anche il primo ministro Abdallah Nessour
e il ministro del Lavoro, Nedhal Qadamin, con i quali ha
discusso le sfide che la Giordania si trova a far fronte a causa
di un afflusso di rifugiati siriani che, secondo un recente
sondaggio, hanno raggiunto il numero di 1,2 milioni.
Nonostante i timori per la forza lavoro locale, le autorità
giordane hanno promesso di allentare le restrizioni per
l'accesso al lavoro dei profughi, tra l'altro con la concessione
di permessi per consentire loro di lasciare dai campi in cui
sono ospitati per svolgere attività lavorative. Al centro dei
colloqui sono state anche le misure necessarie per proteggere i
bambini dai rischi del lavoro minorile. (ANSAmed).
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Giordania: colloqui capo Ilo per lavoro a profughi siriani
Secondo sondaggio sono 1,2 milioni. Timori per lavoratori locali