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Economia: si apre evento ICE su finanziamenti in Tunisia

Opportunità per pmi italiane in vari settori

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 26 GEN - Comincia oggi a Tunisi una due giorni organizzata dall'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, nell'ambito del Piano Export Sud a sostegno delle Regioni della Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), rivolta ad operatori delle suddette regioni e incentrata sui settori delle energie rinnovabili, trattamento dei rifiuti, trattamento acque, mirata alla promozione del partenariato industriale e tecnologico con le controparti tunisine. La giornata di oggi si apre con un seminario di presentazione dei programmi di finanziamento degli enti internazionali (Bei, Berd e Unione europea), della Linea di Credito della Cooperazione italiana alle Pmi e ad altri progetti delle istituzioni tunisine (Onas, Steg Energies Renouvelables e Anged). Nel pomeriggio incontri B2B tra imprese italiane e tunisine del settore. Domani giornata dedicata alle visite ai Poli tecnologici e alle aziende. Grazie alla vicinanza geografica, fa sapere l'Ice, ad una normativa particolarmente favorevole in materia di incentivi ed al basso costo dei fattori di produzione, la Tunisia rappresenta una piattaforma produttiva interessante per le imprese italiane impegnate a diversificare le proprie attività, e costituisce un importante hub per penetrare nuovi mercati (soprattutto Africa del Nord, Africa francofona e Paesi del Golfo). L'Italia è, attualmente, il secondo investitore e il secondo partner commerciale della Tunisia, con un interscambio bilaterale nel 2014 pari a circa 5,5 miliardi di euro. Tre sono i settori emergenti nell'economia tunisina, dai quali discendono nuove e importanti opportunità per le aziende italiane: sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, valorizzazione e smaltimento dei rifiuti, trattamento delle acque. A questi si rivolgono le principali strategie locali di sviluppo in via di attuazione, nonché i programmi di cooperazione finanziaria e tecnica dei principali organismi internazionali operanti sul territorio. Lo Stato tunisino mira, infatti, a raggiungere il 30% della produzione totale di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, puntando sulla valorizzazione di fotovoltaico, eolico, biomassa e geotermia, candidandosi a diventare un polo di esperienze e know how nel settore. La politica industriale nel settore dello smaltimento dei rifiuti, inoltre, si basa sulla creazione di centri tecnici per l'interramento e il trasferimento dei rifiuti solidi urbani e speciali, nonché sulla riabilitazione delle oltre 400 discariche esistenti, sulla creazione di sistemi di gestione integrati e sullo sviluppo di nuove filiere di trattamento, riciclo e valorizzazione dei rifiuti. Infine, per il trattamento delle acque, nuove opportunità derivano dall'ottimizzazione dei sistemi di gestione delle risorse disponibili, dalla gestione integrata e dal risparmio idrico. (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it