(ANSAmed) Napoli, 19 nov - Marocco, Tunisia, Egitto, Bulgaria,
Romania e Serbia sono oggi mercati strategici per dimensioni,
collocazione geografica e predisposizione verso i prodotti della
Campania. E' quanto emerso dall'International Forum, dal titolo
"Italia Ponte tra i Balcani e il Sud del Mediterraneo",
organizzato da UniCredit, Fondazione EMDC (Euro-Med Development
Center), Unione Industriali, Confindustria Balcani e
Confindustria Assafrica & Mediterraneo, nel quadro degli
interventi a sostegno dei processi di internazionalizzazione
delle PMI della Campania, ha avuto lo scopo di illustrare alle
circa 160 imprese intervenute lo scenario politico-economico e
gli elementi di attrattività dei mercati dell'Area balcanica e
dei Paesi del Mediterraneo, Africa e Medio Oriente.
In particolare, durante la giornata è stato sottolineato che
sono in espansione su base annua gli scambi commerciali tra la
Campania e la Serbia, per un valore di quasi 16 milioni di euro
ed in aumento dell'8% rispetto al corrispondente semestre del
2014. Le esportazioni della Campania destinate alla Tunisia sono
state di circa 118 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto
al corrispondente periodo dell'anno passato, mentre gli scambi
commerciali tra la Campania e l'Egitto nei primi sei mesi del
2015 sono stati di quasi 29 milioni di euro, con un marcato
aumento rispetto al corrispondente periodo del 2014 (+39%).
Aumento registrato anche per l'export verso Romania e Bulgaria.
"Abbiamo illustrato - ha dichiarato Ambrogio Prezioso,
Presidente dell'Unione Industriali di Napoli. le opportunità
offerte da mercati molto importanti, in crescita e a noi
vicini. Marocco, Tunisia, Egitto, Bulgaria, Romania e Serbia
sono mercati strategici per dimensione, collocazione e
predisposizione verso i nostri prodotti. Lo scenario in cui si
muovono le nostre imprese resta però complesso, e la presenza
delle nostre realtà produttive all'estero non è ancora adeguata
alle potenzialità offerte dal mercato globale. Dobbiamo dunque
continuare a favorire la crescita della dimensione
internazionale delle nostre aziende, sia agevolando l'accesso ai
mercati esteri per chi non ha ancora varcato i confini
nazionali, sia supportando le imprese già internazionalizzate in
modo che queste ultime possano diventare trainanti per una
evoluzione complessiva del sistema produttivo locale".
In In particolare "tirano" comparti di eccellenza,
dall'aeronautica all'automotive, dalla chimica alla meccatronica
e ai mezzi di trasporto, oltre ai comparti tradizionali del made
in Italy, dall'agroalimentare al tessile-sistema moda. "La
rinnovata centralità del Mediterraneo - ha detto Felice Delle
Femine, Regional Manager Sud di UniCredit - rappresenta
un'opportunità per le imprese del nostro territorio ma è
necessario migliorare le infrastrutture portuali e quelle
ferroviarie, al fine di attrarre una parte dei traffici che
attraversano l'Europa". (ANSAmed).
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Med: cresce export Campania verso Serbia, Tunisia ed Egitto
Forum a Napoli su Italia ponte tra Balcani e sud Mediterraneo