(ANSAmed) - ATENE, 27 AGO - L'abolizione del terzo programma
di salvataggio e delle relative nuove misure di austerità per la
Grecia sono in cima all'agenda politica di Panayiotis Lafazanis,
il leader del partito Unità Popolare da lui fondato lo scorso 21
agosto insieme con 25 deputati fuoriusciti da Syriza (sinistra
radicale, al governo).
In un'intervista alla Cnbc, riportata oggi dalla stampa
ateniese, l'ex ministro dell'Energia ha sottolineato che il
ripristino degli stipendi e delle pensioni ai livelli precedenti
al 2010 e la nazionalizzazione delle banche elleniche
costituiscono le priorità del suo nuovo partito.
"I principi di Unità Popolare includono la fine della
subordinazione nazionale e la necessità di seguire un nuovo
corso indipendente, sovrano e progressista", ha detto alla Cnbc
ed ha aggiunto che il suo partito è a favore di un'economia
decentrata gestita, tra gli altri, anche dai sindacati e dai
consigli operai. Nell'intervista, Lafazanis ha inoltre accusato
l'ex premier Alexis Tsipras di aver rinunciato alle promesse
fatte da Syriza a gennaio in campagna elettorale.
Tsipras, ha detto Lafazanis, "ha accettato un accordo di
finanziamento che prevede politiche distruttive - compresi i
tagli ai salari e alle pensioni - che può dare il colpo di
grazia all'economia greca". Secondo il politico, Atene potrebbe
optare per una Grexit ordinata dall'eurozona. "Se sarà
necessario per attuare il nostro programma, noi non esiteremo a
lasciare la zona euro e ristabilire una moneta nazionale", ha
concluso Lafazanis. (ANSAmed).
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Grecia: Lafazanis, "Atene fuori da euro, se necessario"
Il leader di Unità Popolare in un'intervista alla Cnbc