(ANSAmed) - ATENE, 31 LUG - Il premier greco Alexis Tsipras,
chiamato a difendersi oggi in 'question time' davanti al
Parlamento, ha ammesso che il suo governo ha in segreto
approntato un piano di emergenza nel caso le trattative con i
Paesi creditori fossero fallite, ma ha detto pure di non aver
mai fatto piani tesi a portare la Grecia fuori dall'euro. Così
il premier ha difeso il suo operato dopo le polemiche sul
cosiddetto "Piano B" innescate di recente dall'ex ministro delle
Finanze Yanis Varoufakis mentre all'interno del suo partito
Syriza continua a montare l'onda del dissenso e nel Paese si
profilano i primi scioperi pesanti dopo quasi sei mesi di
relativa calma sindacale.
Tsipras ha spiegato ai deputati di aver agito "in maniera
responsabile" dando personalmente ordine a Varoufakis di
preparare un piano di emergenza nel caso in cui i creditori
avessero pianificato una Grexit. Le ammissioni di Varoufakis
avevano creato ulteriori pressioni su Tsipras che da settimane è
alle prese con profonde divergenze emerse all'interno di Syriza
e che, secondo molti analisti, sfoceranno in una spaccatura
definitiva del partito che sarà probabilmente ufficializzata a
settembre in un Congresso straordinario convocato ieri.
"Se i nostri partner e creditori avessero preparato una
Grexit, noi come governo non avremmo dovuto approntare una
difesa?", ha chiesto Tsipras all'Assemblea paragonando il piano
alle difese che un Paese dovrebbe preparare in caso di guerra.
Il premier non ha citato direttamente il piano di Varoufakis,
che era presente in aula, ma ha detto che l'idea di creare una
banca dati per fornire ai greci dei codici per effettuare
pagamenti arretrati (al governo) difficilmente può essere
considerata "un piano segreto e satanico per tenere il Paese
fuori dall'euro".
Tsipras ha inoltre difeso il suo controverso ex ministro che
continua a creare imbarazzo al governo anche dopo essere stato
estromesso dall'esecutivo ai primi di luglio. "Varoufakis può
aver fatto degli errori, come tutti noi ne abbiamo fatti - ha
detto il premier -. Potete criticarlo per tutto... ma non potete
accusarlo di aver rubato i soldi dei greci o di avere un piano
segreto per portare la Grecia verso il baratro".
Mentre Tsipras era impegnato in Parlamento, i rappresentanti
dei creditori - Ue, Bce e Fmi più l'Esm, già ribattezzati "la
Quadriga" - dopo i contatti dei giorni scorsi fra i tecnici di
entrambe le parti, hanno avviato i primi colloqui ad alto
livello con il ministro delle Finanze, Euclid Tsakalotos, e con
quello dell'Economia, Giorgos Stathakis, cominciando a discutere
sui dettagli del terzo piano di salvataggio della Grecia per un
valore di circa 85 miliardi di euro.
A parte, comunque, le sempre più evidenti lotte intestine
dentro a Syriza, su Tsipras comincia ad addensarsi pure la
minaccia di agitazioni e scioperi indetti dai sindacati per
antiche rivendicazioni lasciate irrisolte anche dal suo governo.
Così il sindacato dei medici dell'Ente nazionale per la
Prestazione dei Servizi Sanitari (Eopyy) ha annunciato che da
oggi i propri iscritti si asterranno dal lavoro fino a quando
non saranno pagati loro gli stipendi arretrati. Dal canto suo,
il sindacato dei controllori di volo ha reso noto di aver
indetto per mercoledì prossimo, 5 agosto, uno sciopero di
avvertimento dalle 14 alle 18 locali. L'agitazione bloccherà per
quattro ore tutti i voli in arrivo ed in partenza dalla Grecia.
(ANSAmed).
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Grecia: Tsipras, Atene non ha mai pianificato la Grexit
Ma solo misure d'emergenza in caso fallimento negoziati