(ANSAmed) - ATENE, 29 LUG - A causa della grave crisi che ha
colpito il loro Paese, il numero di greci che vive in condizioni
di povertà è raddoppiato negli ultimi anni. Di conseguenza,
quattro greci su 10 dispongono oggi di un reddito al di sotto
della soglia di povertà fissata nel 2009. E' questa la foto che
emerge dall'ultimo rapporto redatto dalla Confederazione
generale dei lavoratori greci (Gsee, il principale sindacato
ellenico) circa il rapido deterioramento degli indici-chiave
dell'economia.
Lo studio - come riferisce GreekReporter online - è già nelle
mani del premier Alexis Tsipras, del governatore della Banca di
Grecia (BoG) Yannis Stournaras, nonché dei leader dei partiti in
modo che i dati possano essere utilizzati nei negoziati appena
ripresi ad Atene fra il governo e i rappresentanti dei creditori
che insistono per ottenere nuove e pesanti misure di austerità
nei settori della previdenza sociale e del lavoro.
Nel 2009, secondo il rapporto, la percentuale di lavoratori a
tempo pieno che vivevano in condizioni di povertà assoluta era
del 7,6%, mentre nel 2012 era salita al 19,7%. Per i lavoratori
a tempo pieno autonomi, nel 2009 la percentuale di coloro che
vivevano in povertà era del 23,5%, contro il 37,4% del 2012. La
percentuale di coloro che vivevano in povertà assoluta era
ancora più elevata per i lavoratori part-time che nel 2009 era
al 30,1% e che nel 2012 è salita al 51,7%.
Inoltre, il rapporto rileva che il numero degli occupati
part-time sta costantemente guadagnando terreno: la loro
percentuale è aumentata in modo significativo passando da circa
il 6% del 2009 al 10% nel 2014, mentre la percentuale di persone
che lavorano part-time involontario è schizzata quasi al 70%.
Nel frattempo, il numero dei disoccupati è quadruplicato,
passando da 364mila nel terzo trimestre del 2008 a un milione e
340mila nel primo trimestre del 2014. In totale, nel 2009 il
34,8% dei disoccupati viveva in povertà, mentre nel 2012 erano
il 65,5%.(ANSAmed).
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