Rubriche

Tunisia: studio, instabilità politica ostacolo per imprese

Pubblicato rapporto congiunto Bers, Banca mondiale e Bei

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 23 LUG - Nonostante il successo della transizione democratica tunisina, considerata come ''la più pacifica'' nella regione, l'instabilità politica rimane il primo ostacolo per le imprese tunisine. Le altre principali difficoltà che si trovano ad affrontare quest'ultime nello svolgimento delle loro attività, sono la formazione inadeguata della manodopera qualificata e la concorrenza proveniente dal mercato nero. Sono le conclusioni del nuovo studio condotto da Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), Banca mondiale e Banca europea degli investimenti (Bei) riguardante la situazione economica dei paesi della riva sud del Mediterraneo. Riguardo alla mancanza di competenze della manodopera in Tunisia, lo studio rivela che il sistema di istruzione superiore in Tunisia ''non è adatto alle esigenze del settore privato''.

La Tunisia presenta il 14 tasso di disoccupazione giovanile più elevato al mondo (31,2%) e il più alto del Mediterraneo meridionale e orientale (13,3% per cento). Secondo lo studio, inoltre, circa il 45,2% delle imprese (soprattutto le pmi) sono minacciate dalla concorrenza del mercato nero: si tratta di un dato più alto rispetto alla media regionale che è del 40,%. Il mercato nero in Tunisia è risultato pari al 38% del Pil nel 2013, rispetto al 30% del 2010, anno di riferimento prima della fuga del deposto presidente Ben Ali'.

Anche la corruzione viene considerata come uno degli ostacoli che condizionano negativamente il clima degli affari in Tunisia.

Dalla ricerca in oggetto traspare che circa il 2.7% del fatturato delle aziende interpellate venga usato per corrompere pubblici ufficiali per ottenere favori su procedure burocratiche. (ANSAmed).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it