(ANSAmed) - ATENE, 14 LUG - Con l'accordo raggiunto lunedì a
Bruxelles con i creditori internazionali, il premier greco
Alexis Tsipras ha dovuto concedere ulteriori misure di
austerità, l'attuazione rapida di riforme economiche ma anche
annullare o ribaltare misure che il suo governo ha preso da
gennaio. Come recita infatti il comunicato finale dell'Euro
Summit, "fatta eccezione per il disegno di legge per la crisi
umanitaria, il governo greco dovrà riesaminare al fine di
modificarle le leggi varate in contrasto con l'accordo del 20
febbraio invertendo la direzione di marcia di precedenti impegni
programmatici".
Adesso, come riferisce oggi l'edizione online del quotidiano
Efimerida, Tsipras e il suo governo dovranno annullare le leggi
che hanno adottato e che vanno in direzione opposta a quanto
concordato con l'eurozona a febbraio. Ciò significa che migliaia
di dipendenti statali, tra cui le decine di donne addette alle
pulizie nei ministeri venute alla ribalta della cronaca dopo
essere state riassunte in seguito alle rumorose proteste contro
i propri licenziamenti, molto probabilmente saranno licenziati
di nuovo. Ai primi di maggio i deputati di Syriza hanno
approvato una legge per reintegrare circa 9.000 dipendenti
pubblici tra cui guardiani scolastici, donne delle pulizie e
funzionari che avevano perso il posto di lavoro o erano stati
messi in cassa integrazione in vista del licenziamento in
seguito alle pesanti misure di austerità messe in atto dal
precedente governo Samaras sulla scia delle richieste della
troika (Ue, Bce e Fmi). (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Grecia: probabile annullamento reintegro di 9.000 statali
Sulla base dell'accordo Atene-creditori raggiunto a Bruxelles