(ANSAmed) - ATENE, 15 GIU - Oltre al miliardo e 800 milioni
di euro derivanti dalla riforma dell'Iva, i creditori della
Grecia chiedono al Paese un altro miliardo e 800 milioni da
trovare apportando ulteriori tagli al sistema pensionistico pari
al 20% in meno su tutte le pensioni principali e quelle
integrative. Lo ha detto oggi il vice ministro della Sicurezza
sociale, Dimitris Stratoulis, parlando con l'agenzia di stampa
ellenica Ana-Mpa.
Secondo Stratoulis, queste richieste "sono misure dirette
all'eliminazione e porteranno il popolo greco alla schiavitù.
Sono inaccettabili e quindi vanno respinte". Il vice ministro ha
aggiunto che le cosiddette "pensioni alte" in Grecia non
esistono e ha sottolineato che complessivamente, dall'inizio
della crisi ad oggi, i tagli alle pensioni hanno già portato ad
una riduzione del 50% delle rendite dei pensionati.
Stando così le cose, ha detto ancora Stratoulis, altri tagli
andrebbero solo a peggiorare ulteriormente la recessione
dell'economia greca. Il vice ministro ha inoltre rassicurato
che, come al solito, le pensioni saranno pagate alla fine del
mese e per far ciò sono state adottate tutte le misure
necessarie. Egli ha concluso ribadendo che il governo Syriza ha
come priorità le esigenze dei lavoratori e dei pensionati e solo
in seconda battuta quelle dei creditori. (ANSAmed).
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Grecia: "Richieste creditori da respingere", viceministro
Per Stratoulis ridurrebbero in schiavitù il popolo greco