(ANSAmed) - MILANO, 6 MAG - Dubai, famosa per i suoi
grattacieli, le sue fontane, i suoi mega-centri commerciali,
costruzioni avveniristiche che miravano più alla spettacolarità
che al green, in vista di Expo 2020 ha preso la strada della
sostenibilità e si stima che nel 2016 la superficie occupata da
edifici green potrebbe raggiungere più di 800 ettari. Lo hanno
rilevato i partecipanti all'incontro svoltosi a Milano su
"Architecture and Sustainability" nell'ambito di Dubai Next,
l'iniziativa della Dubai Culture&Art Authority per affermare la
città come hub della creatività a 360 gradi.
"L'economia creativa di Dubai - ha detto Richard Wagner,
vicepresidente della Architectural Association di Dubai - è
cresciuta in termini di dimensioni e di riconoscimento al pari
dello sviluppo della città, raggiungendo un livello che la mette
in grado di competere nella scena mondiale. Il 'design in Dubai'
sta diventando sempre più riconoscibile e apprezzato alle grandi
capitali mondiali del design, come Londra, Berlino e Milano".
L' architettura green aiuterà Dubai a raggiungere gli
obiettivi che si è posta per diventare nel 2020 una delle città
più sostenibili al mondo e per ridurre i consumi energetici del
20% entro il 2020 e del 30% nel 2030. Il 70% dell'energia
prodotta - è stato sottolineato - viene consumata dal settore
residenziale.(ANSAmed).
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Expo: Dubai si prepara per il 2020 in termini green
Incontro a Milano su Achitecture & Sustainability