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Board Bce a Cipro, Draghi: "Acquisti bond partono 9 marzo"

Presidente, pronti a prestiti banche greche se riforme ok

Mario Draghi a Nicosia

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 5 MAR - La Bce inizierà a comprare titoli di Stato il 9 marzo. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi. Le misure annunciate dalla Bce, ha detto, stanno già producendo risultati, aiutando gli "sviluppi positivi" già visibili della situazione economica dell'Eurozona.

L'Eurotower ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. Il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari restano rispettivamente allo 0,30% e -0,20%.

La Banca centrale europea ha rivisto decisamente in meglio le sue stime sul Pil dell'Eurozona, con un +1,5% per quest'anno, +1,9% per il prossimo e +2,1% per il 2017. La Bce rivede in meglio le previsioni di inflazione per l'Eurozona, con un 0% per quest'anno, 1,5% per il prossimo e 1,8% per il 2017. Le stime di dicembre indicavano 0,7% per il 2015 e 1,3% per il 2016.

La Bce comprerà titoli di Stato con rendimento negativo, ma non al di sotto del tasso sui depositi, pari allo 0,2%, ha aggiunto il presidente, ponendo di fatto un tetto agli acquisti di titoli con rendimento negativo come quelli tedeschi. La Bce in base ai trattati ha un "divieto di finanziamento monetario", sia diretto che indiretto, cioè quando "le banche portano garanzie alla Bce per comprare titoli di Stato", ha osservato Draghi, lasciando intendere che non alzerà a oltre 15 miliardi il tetto alle emissioni a breve di Atene. E ha aggiunto che la Bce potrebbe essere definita "la banca centrale della Grecia" visto che i prestiti ad Atene sono raddoppiati a 100 miliardi di euro in un mese e mezzo raggiungendo il 68% del Pil, massimo nell'Eurozona. Lo ha detto ironizzando che tuttavia la Bce è la banca centrale di tutti e 18. "La Bce ha alzato l'ELA oggi, di 500 milioni"o ha annunciato il presidente della Bce riferendosi alla liquidità d'emergenza alle banche elleniche, che sale così a 68,8 miliardi. "Se c'è una comunicazione che crea volatilità, aumentano gli spread e si dissolve il collaterale" ha osservato Draghi, con parole critiche verso alcune uscite di esponenti del governo ellenico. Che ha aggiunto: "Siamo pronti a ristabilire la deroga (che consente i prestiti diretti alle banche greche, ndr) non appena riterremo che il Paese va verso una probabile conclusione positiva" del programma di riforme.(ANSAmed).

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