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Grecia, alta tensione Atene-Berlino; verso nuovo Eurogruppo

Schaeuble: 'Irresponsabili'. Forse nuova ministeriale Ue venerdì

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 16 FEB - Si va verso un nulla di fatto all'Eurogruppo apertosi nel pomeriggio a Bruxelles per cercare di trovare una soluzione al nodo del debito greco. Alexis Tsipras chiede tempo, ma Berlino non ci sta e, per bocca del ministro delle Finanze, Woflgang Schaeuble, accusa Atene di essere "irresponsabile". Contrreplica del portavoce del governo ellenico, Gavriil Sakellaridis: "Potrei dire che anche la Germania è irresponsabile. Chi è irresponsabile e chi è responsabile è una valutazione soggettiva - ha aggiunto, secondo quanto riferisce Ekathimerini -, ma non voglio scendere al livello degli insulti" "Non è accaduto nulla di tangibile nel weekend quindi aspettiamo ancora che la Grecia ci spieghi nel dettaglio cosa vuole da noi", ha detto il ministro irlandese delle Finanze, Michael Noonan, spiegando che è possibile una nuova riunione venerdì prossimo. "Non abbiamo molte speranze che un accordo si possa raggiungere oggi" sulla Grecia, è l'indicazione che arriva anche da fonti europee.

La volontà espressa da tutte le parti in causa è quella di arrivare ad un accordo, ma sono i contenuti a dividere le diverse capitali. "Non vogliamo nuovi prestiti", ha ribadito il premier greco Alexis Tsipras in una intervista al settimanale Stern, perché "ci serve tempo, non denaro, per fare le riforme".

La piccata risposta di Berlino è arrivata stamani dai microfoni Deutschlandfunk Radio: "Mi dispiace per i greci. Hanno eletto un governo che si sta comportando in modo piuttosto irresponsabile al momento", ha affermato il ministro delle Finanze Schaeuble.

"La Grecia - ha aggiunto l'esponente del governo Merkel - deve capire che non si può vivere al di sopra dei propri mezzi e continuare a fare proposte su come gli altri dovrebbero pagare ancora di più". Ma Tsipras ha altri piani in mente: la sua idea è quella di "una soluzione in cui tutti possano solo vincere", una "soluzione win-win", spiega al settimanale tedesco, in cui spende parole dolci per la sua attuale maggiore antagonista: la cancelliera Angela Merkel è "una donna molto gentile", nient'affatto "severa come uno si aspetterebbe da come viene descritta sulla stampa".

Nel frattempo, la Commissione europea continua a caldeggiare la soluzione di un'estensione del piano. "Siamo pronti a impegnarsi, ma è chiaro che tutti devono rispettare gli impegni, l'unica soluzione realistica è l'estensione del piano per darci più tempo per i negoziati", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis entrando all'Eurogruppo.

"Vogliamo un accordo il prima possibile, ma serve un segnale dal Governo greco che deve chiedere l'estensione e che si impegna a portare a termine il programma", ha aggiunto. "Un'estensione del programma è la cosa migliore per avere tempo per pensare a un nuovo programma", gli ha fatto eco il ministro delle finanze francese, Michel Sapin entrando all'eurogruppo. "Questa soluzione, che la Francia sostiene, è buona soluzione che consente sicurezza e tempo necessario", ha aggiunto. Le trattative, anche se tutti preferiscono parlare di scambio di vedute o di riunioni a livello tecnico, sono proseguite per tutto il week-end sulla base dei diversi testi presentati dalle singole parti, ma le posizioni restano distanti. La Grecia non ha intenzione di proseguire sulla strada dell'attuale programma di aiuti, perché reputa, come ha spiegato il portavoce del governo, "non realistiche" le attese di un surplus di bilancio del 3% nel 2015 e del 4,5% nel 2016.

Ma il fronte degli altri Paesi europei sembra stringersi attorno alla Germania. Il Financial Times riporta che l'Irlanda avrebbe anch'essa scelto la linea dura, mentre la Francia, per bocca del suo ministro degli Esteri, Laurent Fabius, si dice disposta a trattare sulla scadenza del debito, "ma la sua cancellazione è fuori questione". Intanto il presidente della Bce, Mario Draghi, ricordando che la politica della banca centrale non punisce i tedeschi e non premia i paesi più deboli, preferisce non parlare nel dettaglio della situazione di Atene, limitandosi a sottolineare che "non ha senso speculare su una possibile uscita dalla moneta unica". (ANSAmed).

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