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Oman: in crescita i rapporti commerciali con l’Italia

La presenza di imprenditori italiani e’ triplicata nel 201

Redazione Ansa

(di Francesca Bellino).

(ANSAmed) - Roma, 10 feb - I rapporti commerciali tra Italia e Oman sono in crescita e la presenza italiana, qualificata, ben integrata e molto apprezzata, è più che triplicata nel corso dell'ultimo anno. "Assistiamo a un'intensificazione delle relazioni commerciali - spiega l'ambasciatore italiano a Mascate, Paola Amadei - che si concretizza attraverso un aumento delle esportazioni dall'Italia, una maggiore partecipazione a gare e fiere, un maggiore interesse a esplorare possibili opportunita' nelle zone economiche speciali come quella di Sohar e Duqm ancora allo stato iniziale e, in questi casi, naturalmente anche a valutare le opportunita' di investimento, in un'ottica di internazionalizzazione". L'Oman e' particolarmente impegnato in questa fase nel creare nuove industrie e sviluppare un piano infrastrutturale che necessita di strade, porti, aeroporti, settori in cui l'Italia eccelle. "Lo scenario e' ampio. Oltre al settore petrolifero, che costituisce la principale risorsa del Paese, un ruolo speciale rivestono le infrastrutture e le costruzioni oltre ai macchinari - sottolinea l'ambasciatore Amadei -. Altri settori che presentano opportunità crescenti sono: turismo, energia, ambiente, trasporti marittimi, acquicoltura e pesca, sicurezza alimentare e sanità. L'Oman sta inoltre investendo considerevolmente nelle PMI, altro possibile settore di cooperazione bilaterale".

Le figure professionali principali provenienti dall'Italia sono architetti, progettisti, ingegneri ma anche medici e professori universitari. "Gli imprenditori che sempre più numerosi si affacciano nel Sultanato possono operare creando delle joint venture con partner omaniti e la positiva tendenza in atto dimostra il clima sostanzialmente business friendly che caratterizza il Paese" spiega l'ambasciatore specificando che "le società italiane in Oman operano con successo nella progettazione e nella realizzazione delle infrastrutture di strade e viadotti, fondazioni, progettazione, realizzazione di porti turistici, di scuole e ospedali". "Il valore dell'interscambio Italia-Oman nei primi nove mesi del 2014 è stato circa Euro 336,9 milioni di Euro - fa sapere l'ambasciatore -. Nel 2013 l'Italia ha esportato in Oman prodotti per un valore complessivo di 434,5 milioni di euro cui si aggiunge circa analogo ammontare in valore di merci che entrano in Oman tramite Dubai. L'Italia non importa tradizionalmente petrolio dall'Oman: le principali voci sono i prodotti chimici, minerali, metalli, materie plastiche e prodotti dell'agricoltura e pesca". Circa il 25% delle esportazioni italiane nel Sultanato è costituito da macchinari specializzati, in particolare per la lavorazione del marmo, seguono mezzi di trasporto, metalli e apparecchi elettrici. Fata Finmeccanica rappresenta assieme a Italferr la presenza di maggiore rilievo". Anche il settore culturale e' una componente molto importante delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. "Università ed esperti italiani affiancano da tempo il governo del Sultanato nel recupero del patrimonio culturale omanita e ancora oggi sono attive missioni archeologiche italiane in diverse zone del Paese" racconta Amadei sottolineando quanto l'Ambasciata italiana promuova la collaborazione bilaterale non solo nei settori della cooperazione culturale, artistica e museale, ma anche nell'ambito scientifico, inclusa la ricerca medica. Dallo scorso ottobre, inoltre, la principale università' del Paese, la Sultan Qaboos University, offre un corso di lingua italiana che sta vedendo una notevole partecipazione di studenti omaniti. "Un ottimo riscontro stanno avendo anche le iniziative di promozione commerciale di settori del Made in Italy tradizionalmente identificabili anche per il loro insito valore culturale, come la moda italiana e il design" conclude l'ambasciatore rendendo noto che "fra pochi giorni l'Ambasciata patrocinerà il padiglione italiano alla Fiera omanita del design e dell'arredamento, con una qualificata partecipazione di oltre 40 aziende italiane in un settore di potenziale sviluppo nel paese che punta molto ad esempio sul turismo e la realizzazione di hotel di lusso".

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