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Marocco: aumentano disoccupati, 10% popolazione senza lavoro

Il più alto livello dal 2005 ad oggi

Redazione Ansa

(di Diego Minuti) (ANSAmed) - ROMA, 10 FEB - Il tasso di disoccupazione, in Marocco, ha raggiunto il suo livello più alto da dieci anni a questa parte, decretando che, nel 2014, il 10 per cento della popolazione attiva è ormai senza una occupazione stabile.

I dati, elaborati dall'Alto commissariato per il Piano, sono impietosi perchè se sottolineano che nel 2014 sono stati creati 21 mila posti di lavoro (comunque la seconda peggiore performance da una quindicina d'anni a questa parte), sottolineano che ne sono stati persi molti di più.

Ma nel solo strategico comparto industriale (nel quale viene fatto rientrare dagli analisti anche l'artigianato) nel 2014 si è registrata una perdita secca di 37 mila impieghi. I numeri, quindi, parlano chiaro perchè certificano che nell'arco dello scorso anno il tasso di disoccupazione ha subito un incremento dello 0,7 per cento, che ha portato quello generale ad attestarsi sul 9,9 per cento. In termini assoluti in Marocco sono senza lavoro un milione e 167 mila persone, cioè 86 mila in più rispetto dal 2013.

Lo studio dell'Alto commissariato per il piano ha rilevato come l'aumento della disoccupazione ha colpito più gli abitanti dei centri urbani ((+0,8 per cento, giungendo al 14,8 per cento) che quelli che risiedono nelle località rurali (+0,4 e 4,2 per cento). Ed all'interno del corpo complessivo dei senza lavoro esistono sacche di ulteriore sofferenza, come quelle dei giovani tra i 14 e i 24 anni (38,1%), le donne (21,9%) e dei titolari di un diploma di scuola superiore (19,5%). Se poi si guarda alla fascia d'età che ha il suo tetto nei 30 anni, ci si accorge come la mancanza di lavoro sia un problema che tocca i più giovani che, già davanti un esigua disponibilità di nuova occupazione, devono sempre combattere una battaglia generazionale con chi è più anziano, è già inserito nel mondo del lavoro e, soprattutto, non ha alcuna intenzione di uscirne anche per la mancanza di incentivi.

Si è, insomma, delineata una sorta di ''zona franca'', pari al 9 per cento del totale dei senza lavoro, in cui il tasso di disoccupazione è destinato a continuare a restare intangibile, quasi che tutte le politiche per aprire il mondo del lavoro siano destinate a infrangersi su consuetudini e tradizioni dure a morire.

La Banca mondiale, da tempo attentissima ai problemi economici del Regno, ha indicato molti punti sui quali intervenire, dal sistema giudiziario, alla lotta alla corruzione, ad una sistema di equità nel rapporto tra imprese e fisco. Ma dall'indicare i problemi e trovare per essi le soluzioni il cammino può essere lungo ed arduo, in Marocco come altrove. (ANSAmed).

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