(di Diego Minuti)
(ANSAmed) - ROMA, 10 FEB - Il tasso di disoccupazione, in
Marocco, ha raggiunto il suo livello più alto da dieci anni a
questa parte, decretando che, nel 2014, il 10 per cento della
popolazione attiva è ormai senza una occupazione stabile.
I dati, elaborati dall'Alto commissariato per il Piano, sono
impietosi perchè se sottolineano che nel 2014 sono stati creati
21 mila posti di lavoro (comunque la seconda peggiore
performance da una quindicina d'anni a questa parte),
sottolineano che ne sono stati persi molti di più.
Ma nel solo strategico comparto industriale (nel quale viene
fatto rientrare dagli analisti anche l'artigianato) nel 2014 si
è registrata una perdita secca di 37 mila impieghi. I numeri,
quindi, parlano chiaro perchè certificano che nell'arco dello
scorso anno il tasso di disoccupazione ha subito un incremento
dello 0,7 per cento, che ha portato quello generale ad
attestarsi sul 9,9 per cento. In termini assoluti in Marocco
sono senza lavoro un milione e 167 mila persone, cioè 86 mila in
più rispetto dal 2013.
Lo studio dell'Alto commissariato per il piano ha rilevato
come l'aumento della disoccupazione ha colpito più gli abitanti
dei centri urbani ((+0,8 per cento, giungendo al 14,8 per cento)
che quelli che risiedono nelle località rurali (+0,4 e 4,2 per
cento). Ed all'interno del corpo complessivo dei senza lavoro
esistono sacche di ulteriore sofferenza, come quelle dei giovani
tra i 14 e i 24 anni (38,1%), le donne (21,9%) e dei titolari di
un diploma di scuola superiore (19,5%).
Se poi si guarda alla fascia d'età che ha il suo tetto nei 30
anni, ci si accorge come la mancanza di lavoro sia un problema
che tocca i più giovani che, già davanti un esigua disponibilità
di nuova occupazione, devono sempre combattere una battaglia
generazionale con chi è più anziano, è già inserito nel mondo
del lavoro e, soprattutto, non ha alcuna intenzione di uscirne
anche per la mancanza di incentivi.
Si è, insomma, delineata una sorta di ''zona franca'', pari
al 9 per cento del totale dei senza lavoro, in cui il tasso di
disoccupazione è destinato a continuare a restare intangibile,
quasi che tutte le politiche per aprire il mondo del lavoro
siano destinate a infrangersi su consuetudini e tradizioni dure
a morire.
La Banca mondiale, da tempo attentissima ai problemi
economici del Regno, ha indicato molti punti sui quali
intervenire, dal sistema giudiziario, alla lotta alla
corruzione, ad una sistema di equità nel rapporto tra imprese e
fisco. Ma dall'indicare i problemi e trovare per essi le
soluzioni il cammino può essere lungo ed arduo, in Marocco come
altrove. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Marocco: aumentano disoccupati, 10% popolazione senza lavoro
Il più alto livello dal 2005 ad oggi