(ANSAmed) - IL CAIRO, 17 DIC - La produzione del petrolio in
Libia è calato del 60% negli ultimi giorni a causa degli scontri
tra forze filo-governative e milizie filo-islamiche nel polo
petrolifero dell'est e della chiusura del porto di Sidra, il più
grande scalo di esportazione. Lo riferisce una fonte del governo
di Abdullah al Thani.
Secondo la stessa fonte, prima del calo la produzione in mano
al governo era di 800 mila barili al giorno, cui si aggiungevano
340 mila b/g nelle zone controllate dalle milizie di Fajr Libya
fedeli al governo "parallelo" di Tripoli.
Oggi le milizie filo-islamiche di Fajr Libya (Alba della
Libia) hanno smentito di aver compiuto un raid aereo ieri sulla
zona petrolifera nell'est del Paese. "Non abbiamo usato alcun
aereo", ha detto il portavoce militare, Ismail Shoukri, citato
dai media libici, aggiungendo che obiettivo dell'offensiva
terrestre è di "togliere l'assedio dei porti da parte di gruppi
fuori legge". Il riferimento è a Ibrahim Jadran, l'ex
autonomista e capo delle guardie delle istallazioni petrolifere
che per quasi un anno bloccò i porti di esportazione. (ANSAmed).
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Libia: fonte governo, produzione petrolio in calo del 60%
A causa scontri in polo petrolifero e chiusura porto Sidra