(ANSAmed) - ZAGABRIA, 11 DIC - L'economia della Croazia
continua a restringersi con un ulteriore calo del Pil dello 0,5
per cento nel periodo luglio-settembre 2014, che rappresenta il
12/mo trimestre consecutivo con un segno negativo, mentre il
Paese è l'unico in Europa ad essere in costante recessione da
sei anni. Lo mostrano i dati dell'Istituto nazionale di
statistica diffusi oggi a Zagabria.
A spingere in positivo il Pil croato non hanno aiutato né
l'ottima stagione turistica estiva, che nonostante l'estate
piovosa ha battuto tutti i record storici, né la costante e
forte crescita dell'export (+4%) e della produzione industriale
(+2%) legate direttamente all'ingresso della Croazia nella Ue un
anno e mezzo fa.
Sembra che i fattori principali che contribuiscono
maggiormente a questa lunga stagnazione dell'economia croata
siano il pessimismo della popolazione e l'alta disoccupazione
(intorno al 20 per cento della forza lavoro). Secondo i dati
statistici, infatti, i consumi al dettaglio dei croati sono
scesi dell'1,1 per cento, e le spese pubbliche e statali
dell'1,4 per cento.
Il calo dello 0,5 per cento è comunque minore di quelli
registrati nei primi due trimestri (-0,6% e -0,8%). La
Commissione europea ha stimato a novembre che nel 2014 il calo
complessivo del Pil croato a livello annuo sarà dello 0,7 per
cento. (ANSAmed).
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Crisi: Croazia, pil ancora giu', -0,5% a luglio-settembre
Crescono export e industria, ma economia ferma