(ANSAmed) - BRUXELLES, 2 DIC - Ieri l'addio del presidente
russo Valdimir Putin al gasdotto South Stream, pronunciato da
Ankara con l'accusa alla Commissione europea di avere un
atteggiamento "controproducente", per il blocco del progetto
imposto a seguito delle sanzioni per la crisi in Ucraina. Oggi
la risposta della Commissione, "che non è mai stata contro South
Stream" - ha detto la portavoce del vicepresidente Maros
Sefcovic - ma deve "rispettare le regole Ue" sulla tutela dei
consumatori attraverso la concorrenza, garantendosi al tempo
stesso una "diversificazione" delle proprie fonti di
approvvigionamento.
South Stream è un progetto da 16 miliardi di euro che vede
l'Italia in prima fila, con Eni primo partner di Gazprom,
accanto ai francesi di Edf e ai tedeschi di Wintershall. Ma il
progetto di punta di Mosca per aggirare l'Ucraina sembra avviato
a rimanerlo ormai solo sulla carta. Condividendo così
ironicamente la sorte di Nabucco, per anni il suo principale
concorrente sponsorizzato da Bruxelles.
Entrambi hanno lasciato o stanno lasciando il posto ad altri
gasdotti che portano il gas russo, azero e nordafricano verso
l'Europa, da Nord e da Sud. Eccone il dettaglio.
- CORRIDOIO SUD: TAP, TANAP, WHITE STREAM. Rotta
preferenziale dell'Ue per affrancarsi da Mosca, fa arrivare in
Europa il gas del Caspio dalle riserve dell'Azerbaigian di Shah
Deniz. L'apertura del Corridoio è arrivata lo scorso anno con
l'assegnazione del gas al progetto Tap, la Trans-Adriatic
Pipeline, che deve portare il gas azero in Europa attraverso
Grecia, Albania e Italia via la Turchia e il suo gasdotto Tanap.
Questo fornisce il gas al Tap (in via di realizzazione), che ha
avuto la meglio su Nabucco West e Itgi (Interconnettore Turchia,
Grecia, Italia). C'è poi allo studio un altro gasdotto, il White
Stream, che porti verso Romania o Bulgaria il gas azero passando
dalla Georgia via il Mar Nero.
- MEDITERRANEO E MARE DEL NORD. Dal Nordafrica portano il gas
verso l'Italia e l'Ue il Green Stream (dalla Libia), il Trans
Med (dall'Algeria via la Tunisia in Sicilia). E' invece in
stallo il progetto del Galsi, per far arrivare direttamente il
gas algerino in Sardegna. Sono poi numerosi i gasdotti (come
Europipe, Zeepipe, Franpipe) via Mare del Nord e Norvegia.
CORRIDOIO NORD: NORD STREAM, OPAL, YAMAL. Operativo da
novembre 2011, Nord Stream porta il gas russo in Europa dalla
costa baltica, bypassando la Bielorussia e arrivando in
Germania. Da qui questo viene inviato in Olanda, Danimarca,
Francia, e l'intenzione è di raddoppiarne la portata. E'
controllato da Gazprom (51%), che è anche in Opal il quale porta
a sua volta il gas russo che arriva con Nord Stream verso il
centro-sud Europa. Ci sono però problemi con Bruxelles, simili a
quelli di South Stream, per il rispetto delle regole Ue
sull'unbundling. Yamal (sempre Gazprom) porta invece il gas
siberiano verso l'Ue, in Polonia, passando per la Bielorussia. -
GAS LIQUIDO E TERMINALI LNG. Stanno aumentando (alcuni in
corso di realizzazione come in Lituania o di pianificazione), ma
molti sono sotto utilizzati come quelli spagnoli. In Italia sono
operativi i terminali di Panigaglia, Rovigo e Livorno.
(ANSAmed).
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Gas: dopo stop a South Stream, alternative passano per Med
Dopo addio Putin da Ankara, Ue riafferma linea diversificazione