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Italia-Egitto: Calenda, pronti a fase due rapporti economici

Entro 2016 interscambio a 6mld. Abdel Nour,immense possibilità

L'incontro di ieri tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 25 NOV - ''Siamo pronti ad aprire la fase due dei nostri rapporti bilaterali''. E questa fase inizierà con la missione di fine febbraio annunciata ieri dal premier Matteo Renzi. ''Quest'anno ci siamo concentrati a risolvere i problemi delle aziende italiane in Egitto''. Così il viceministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, aprendo la conferenza stampa organizzata in occasione del Business Council Italo-Egiziano in corso a Roma nell'ambito della visita del presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi.

''Adesso - ha sottolineato il viceministro - la nostra azione sarà incentrata sullo sviluppo e l'ampliamento dei nostri scambi commerciali''. Entro il 2016, ''puntiamo a raggiungere i 6 miliardi di interscambio, un obiettivo possibile'', ha detto.

''Quest'anno - ha ricordato - siamo riusciti a tornare ai livelli del 2012, un anno record per i nostri scambi commerciali, raggiungendo forse i 5,1-5,2 miliardi''. Al fianco del viceministro Calenda, i ministri egiziani dell'Industria e del Commercio, Mounir Fakhry Abdel Nour e degli Investimenti Ashraf Salman e i co-presidenti del Business Council, Mauro Moretti ad di Finmeccanica e Khaled Abu Bakr, presidente della Taqa Arabia. ''Questa mattina - ha detto intervenendo Moretti - il presidente Sisi ci ha illustrato la roadmap tracciata per ricostruire le infrastrutture e il tessuto economico egiziano''.

Un incontro, ha commentato l'ex ad di Ferrovie dello Stato interessante e molto soddisfacente. Diversi gli accordi siglati questa mattina a margine dell'incontro. In prima linea insieme a Ice, Sace, Simest, Pirelli, Italferr, Italcementi e Alex Bank (gruppo Intesa San Paolo). Dall'energia alle infrastrutture, dalla formazione tecnica alle rinnovabili, dai trasporti alla logistica, dall'agricoltura alle costruzioni. ''Stiamo lavorando per migliorare il clima degli investimenti in Egitto e facilitare le imprese straniere'', ha detto dal canto suo Abldel Nour. ''Prendiamo decisioni dure e difficili, ma ci libereremo delle distorsioni del mercato''. Immense, ripete più di una volta il ministro egiziano, le possibilità economiche per le imprese italiane. ''Non si parla unicamente dei 90 milioni di consumatori egiziani, ma di una platea di 1,5 miliardi di persone, grazie agli accordi di libero scambio che abbiamo stretto con i Paesi arabi, africani, Ue e del MercoSur''.

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