(ANSAmed) - ROMA, 19 NOV - Ammontano a 715 miliardi di euro
gli investimenti che saranno necessari entro il 2030 per le
capacità di produzione d'energia "addizionali" rispetto a quelle
attuali nei paesi del sud e dell'est del Mediterraneo. La stima
è dell'Osservatorio mediterraneo dell'energia (Ome) ed e' stata
sottolineata dal suo presidente e amministratore delegato di
Edison, Bruno Lescoeur, nel suo intervento alla parte conviviale
(dinner speech) della Conferenza di Alto Livello su come
"costruire un ponte energetico euro-mediterraneo" organizzata al
ministero degli Esteri di Roma.
I paesi dell'area euro-mediterranea assorbono il 17% del
consumo mondiale di energia, per lo più quella della parte nord,
ha ricordato Lescoeur. Gli scenario dell'Ome "vedono un
raddoppio della domanda" nel 2030, ha riferito ricordando
inoltre che la dipendenza energetica della regione è del 40% e
raggiunge il 50% in fatto di combustibili fossili.
In qualsiasi scenario, ha avvertito il presidente dell'Ome,
il settore energetico della regione euro-mediterranea "avrà
bisogno di investimenti significativi e di lungo periodo", per
suo "sviluppo" o la sua "trasformazione".(ANSAmed).
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Energia: Ome, 715 miliardi di investimenti Med entro 2030
Osservatorio, previsto raddoppio domanda nel Mediterraneo