(ANSAmed) - ATENE, 18 NOV - Prosegue il braccio di ferro tra
il governo greco e la troika (Fmi, Ue e Bce) sull'attuazione del
memorandum, ovvero gli accordi firmati tra Atene e i
rappresentanti dei creditori internazionali all'inizio della
crisi, mentre si sta ormai esaurendo il tempo a disposizione per
raggiungere un accordo prima della riunione dell'Eurogruppo
prevista per l'8 dicembre, durante la quale si dovrà decidere
sulla linea di sostegno precauzionale alla Grecia.
Secondo i media, la Commissione europea ha inviato al governo
greco un ultimatum invitandolo a definire entro le prossime 48
ore tutte le questioni ancora in sospeso per rendere possibile
il ritorno dei rappresentanti della troika ad Atene in tempo
utile. Analisti economici nella capitale greca fanno notare che
i rappresentanti dei creditori internazionali "tirano troppo la
corda" e rischiano di far saltare in aria tutto quanto è stato
fatto sinora. La troika insiste su tre fronti considerati di
cruciale importanza per riprendere le trattative. Si tratta
dell'asserito "buco" da 2,5 miliardi di euro nel bilancio del
2015, dei mutui e dei prestiti in rosso e delle modifiche da
apportare al sistema delle imposte. Inoltre i rappresentanti dei
creditori chiedono la firma di un accordo per le riforme
riguardanti il sistema previdenziale e i licenziamenti nel
settore pubblico e privato che il governo deve impegnarsi ad
attuare alla fine del Memorandum.
In questo clima di tensione, i leader dei due partiti che
formano il governo di coalizione - il premier Antonis Samaras di
Nea Dimokratia (centro-destra) e il vice premier Evanghelos
Venizelos del Pasok (socialista) - tornano ad incontrarsi oggi
alle 15:00 per fare il punto della situazione, mentre il
ministro delle Finanze Gikas Hardouvelis sarà ricevuto alle
14:00 dal presidente della Repubblica Karolos Papoulias per
informarlo sugli ultimi sviluppi sul fronte dell'economia.
(ANSAmed).
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Crisi: Grecia, è ancora braccio di ferro governo-troika
Mentre sta per finire il tempo a disposizione per un accordo