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Crisi:Grecia; recessione si ferma, economia torna a crescere

Dati Istituto statistica aiuto a Governo in negoziati con troika

Redazione Ansa

(di Demetrio Manolitsakis) (ANSAmed) - ATENE, 17 NOV - Dopo sei anni di profonda recessione, l'economia greca torna a crescere. La conferma viene dagli ultimi dati diffusi dall'Istituto di statistica ellenico (Elstat) e la notizia non poteva arrivare in un momento migliore per il governo di Atene che da settimane cerca di superare l'impasse raggiunta nei negoziati con i rappresentanti della troika (Fmi, Ue e Bce) sull'attuazione del programma di risanamento dell'economia nazionale adottato sin dai primi giorni della crisi. Clauss Mazuch (Bce), Declan Costello (Ue) e Rishi Goyal (Fmi) - che sarebbero dovuti tornare ad Atene già qualche giorno fa - chiedono al governo proposte concrete per la soluzione di una serie di questioni (19 in tutto secondo i giornali locali) parte delle quali dovranno essere definite entro il 2014 e le altre nel 2015 ma sempre in base a un progetto concreto. Tra le questioni di cui la troika chiede l'immediata soluzione vi sono quelle più spinose come la regolamentazione dei mutui e dei prestiti in rosso, le modifiche al sistema previdenziale, i licenziamenti collettivi nel settore privato e l'asserito "buco" di 2,5 miliardi di euro nel bilancio del 2015 che la congiuntura politica non permette per ora al governo di affrontare. Da diversi giorni infatti, i leader dei due partiti che formano la coalizione di governo - il premier e leader di Nea Dimokratia (centro-destra) Antonis Samaras e il vice premier e leader del Pasok (socialista) Evanghelos Venizelos - hanno tracciato la linea rossa oltre la quale il governo non può andare nelle trattative con la troika. Ma, nello stesso tempo, vogliono che i negoziati riprendano prima possibile perchè - sostengono - il Paese è in grado di uscire dal Memorandum e ritornare sui mercati internazionali senza conseguenze negative per l'economia nazionale.

Il governo, secondo quanto scrivono i giornali, ha già inviato ai rappresentanti dei creditori internazionali le proprie proposte per risolvere le 19 questioni ancora sul tavolo, con particolare attenzione al problema del "buco" nel bilancio del 2015 che, come sostiene la troika, in certe condizioni potrebbe raggiungere i 3,6 miliardi di euro. Una cifra che il ministero delle Finanze ellenico respinge del tutto. Anzi fonti dello stesso dicastero e osservatori economici ritengono che la troika stia esagerando di proposito la consistenza del "buco" per costringere il governo a fare ulteriori passi indietro sulle rimanenti 18 questioni sul tappeto. Da parte sua, il governo greco vuole ad ogni costo evitare il ricorso alle elezioni anticipate che potrebbero arrivare con la scadenza del mandato dell'attuale presidente della Repubblica, Karolos Papoulias, nel febbraio prossimo. In un articolo apparso sull'edizione domenicale del quotidiano Kathimerini - dal titolo "Il giorno dopo: Un salto riformista nel domani" - il premier Antonis Samaras ha scritto tra l'altro che "la stabilità politica ed economica sono il presupposto per proseguire sulla via delle riforme e per uscire definitivamente dalla crisi.

L'elezione del nuovo capo dello Stato - scrive ancora Samaras - deve essere portata a termine dal Parlamento attuale, senza tensioni, senza elezioni anticipate e senza rischio di ingovernabilità. Il governo attuale deve completare la propria opera riformista".(ANSAmed).

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