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Egitto:AD AlexBank:Imprenditori italiani devono svegliarsi

Vercelli,Grandi Opportunità ma russi e cinesi possono superarci

Redazione Ansa

(di Francesco Tedesco). (ANSAmed) - Napoli - Gli imprenditori italiani "devono svegliarsi" perché in Egitto ci sono "spazi di sviluppo fantastici" ma da parte degli italini "c'è troppa diffidenza e se non ci diamo una mossa i russi e i cinesi che sono presenti nel Paese e stanno investendo ci passeranno avanti". Lo ha detto Roberto Vercelli, amministratore delegato di AlexBank, del Gruppo Intesa San Paolo. L'ad della banca egiziana, a margine della presentazione del rapporto Srm su "Le relazioni economiche tra l'Italia e il Mediterraneo", ha sottolineato ad ANSAmed che "la situazione va verso il meglio in Egitto dopo la riforma costituzionale e l'elezione del presidente Sisi. Il governo di Ibrahim Mahlab ha avviato una serie di progetti interessanti come il raddoppio del Canale di Suez, ma ha anche cominciato a rivedere la politica dei sussidi che rendevano troppo basso il prezzo di benzina ed elettricità e non convenienti investimenti, ad esempio, nelle rinnovabili". Proprio l'eolico e il solare sono i settori che più attraggono investimenti esteri: "Sono al Cairo da tre anni e mezzo - ha detto Vercelli, sottolineando anche i segnali positivi - e per la prima volta la banca sta ricevendo contatti da imprenditori italiani che vogliono capire come si muovono i settori, in particolare le rinnovabili e il turismo. La settimana scorsa ho incontrato una delle più gradi aziende italiane che produce pannelli solari, perché hanno intenzione di investire oltre 50 milioni di euro per una centrale solare vicino al Cairo". Per Vercelli dall'Italia può arrivare anche "un contributo sul know how, in settori in cui abbiamo grande esperienza e che in Egitto stanno sbocciando, come la sanità, l'information Technology e in generale lo sviluppo delle pmi". Il rapporto Srm 2014 propone anche un focus sui sistemi bancari e finanziari di Egitto, Tunisia e Marocco. In particolare emerge che in Egitto la dimensione dei mercati, il grado di bancarizzazione e finanziarizzazione dell'economia e l'accesso ai servizi bancari appaiono ancora piuttosto limitati, mentre la struttura finanziaria del sistema economico marocchino è più sviluppata ed evoluta sia in termini di mercati che di intermediari che consentono facilità di accesso ai servizi bancari. La struttura finanziaria del sistema economico tunisino, invece, contrappone a uno scarso sviluppo dei mercati un adeguato livello di crescita del circuito bancario.

(ANSAmed).

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