(ANSAmed) - ZAGABRIA, 30 OTT - L'economia della Croazia non è
riuscita a decollare neanche nel 2014 che, invece dell'anno
della ripresa come avrebbe sperato il governo, sarà ricordato
come il sesto anno consecutivo di recessione economica. Per
questo motivo il governo di centro-sinistra ha approvato oggi
una manovra correttiva, che porterà il deficit dei conti
pubblici al 5 per cento del Pil, contro il 4 per cento previsto
un anno fa.
La manovra prevede un consistente calo nella casella delle
entrate, di quasi 350 milioni di euro su di un totale annuo di
poco più di 15 miliardi, mentre le uscite sono state ridotte di
appena 71 milioni. Dopo questa correzione il deficit a fine 2014
ammonterà a due miliardi di euro. La proiezione dell'andamento
del Pil è stata corretta da un magro +0,1 per cento a un più
realistico -0,7 per cento, allineandola con quelle della
Commissione europea, Fondo monetario internazionale e degli
Istituti macroeconomici nazionali.
Le entrate che maggiormente hanno sofferto, registrando un
calo di quasi 200 milioni di euro, sono quelle relative all'Iva,
dunque in diretta correlazione ai consumi. E proprio per dare
una spinta alle spese dei cittadini e una boccata d'aria al ceto
medio, il governo ha deciso di aumentare la parte non-imponibile
del reddito, misura che dovrebbe portare dal prossimo febbraio
aumenti dai 10 ai 100 euro mensili nelle buste paga di circa un
milione di lavoratori in Croazia. Dal 2015 per compensare la
perdita del gettito dovuta a questa correzione dell'Irpef, sarà
introdotta la tassa sugli interessi dei risparmi bancari. La
proposta del governo di Zagabria prevede un'imposta del 12 per
cento su tutti gli interessi riscossi. La Croazia è per ora
l'unico Paese dell'Ue a non tassare gli interessi sui risparmi e
il prelievo del 12 per cento sarà comunque uno dei più bassi in
Europa. (ANSAmed).
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Crisi: Croazia, pil ancora in calo, deficit oltre previsioni
Governo decide manovra correttiva e miniriforma fiscale