(ANSAmed) - NICOSIA, 15 OTT - Il governo italiano, tramite la
Farnesina, avrebbe presentato una protesta formale
all'ambasciatore di Ankara a Roma riguardo alle provocazioni
attuate dalla Turchia nella Zona Economica Esclusiva (Zee)
cipriota al largo della costa meridionale dell'isola. La
notizia, diffusa in mattinata dall'agenzia cipriota CNA, è stata
confermata a ANSAmed da fonti del ministero degli Esteri
cipriota che hanno chiesto di rimanere anonime.
Secondo le fonti citate dalla CNA, ma che non è stato
possibile controllare, l'Italia sarebbe rimasta "particolarmente
seccata" dalla diffusione di un'illegittima direttiva Navtex da
parte di Ankara con cui si autorizza la nave turca 'Barbaros' a
condurre ricerche petrolifere nella Zee di Cipro.
La direttiva Navtex turca viola i diritti sovrani della
Repubblica di Cipro ma anche quelli del consorzio itali-coreano
Eni-Kogas la cui nave piattaforma Saipem 10000 ha cominciato il
mese scorso una serie di trivellazioni nella Zee cipriota dopo
aver raggiunto un accordo con il governo di Nicosia ed avere
ottenuto i permessi per le ricerche. L'iniziativa turca ha
indotto nei giorni scorsi il presidente cipriota Nicos
Anastasiades a sospendere i negoziati in corso con il leader
turco-cipriota Dervis Eroglu per la riunificazione dell'isola
divisa da 40 anni. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Cipro: Italia protesta con Ankara per provocazioni in Zee
Nella zona di mare dove è al lavoro una nave dell'Eni-Kogas