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Ue e Paesi vicini, da 2014 Eni è strumento cooperazione

In tutto oltre 15 miliardi sul tavolo per il periodo 2014-2020

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 10 OTT - Si chiama Eni (European Neighbourhood Instrument) il nuovo strumento europeo di cooperazione con i Paesi vicini, a Sud come a Est, che da marzo 2014 ha sostituito l'Enpi (European Neighbourhood and Partnership Instrument). Uno strumento che consente ai 28 di offrire ai Paesi del vicinato europeo relazioni privilegiate basate su un impegno reciproco e sulla promozione di valori quali la democrazia e i diritti umani, lo stato di diritto, il buon governo e i principi dell'economia di mercato e dello sviluppo sostenibile e inclusivo, nonché un quadro per una maggiore mobilità ed una integrazione regionale, inclusi i programmi di cooperazione transfrontaliera (Cross-Border Cooperation - CBC). A beneficiarne sono 16 Stati. A Sud: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Territori palestinesi, Siria e Tunisia. A Est, invece, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina. Sul tavolo per il periodo 2014-2020 ci sono oltre 15 miliardi di euro, stanziati prevalentemente attraverso il finanziamento di programmi bilaterali, multinazionali (inclusi quelli di cooperazione regionale e subregionale) e di cooperazione transfrontaliera. Tra le priorità di Eni ci sono: sviluppo di microimprese, coinvolgimento della società civile, ambiente, libera circolazione delle persone, cooperazione energetic, promozione dell'uguaglianza di genere, integrazione economica, trasporti, giovani e occupazione. Il nuovo progetto continuerà ad essere coordinato da EuropeAid,la direzione sviluppo e cooperazione della Commissione europea. (ANSAmed).

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