(ANSAmed) - ATENE, 10 OTT - Dall'inizio della crisi economica
che sei anni fa ha colpito la Grecia, nel settore delle piccole
e medie imprese (Pmi) è andato perso quasi un posto di lavoro su
tre, ovvero il 27% pari a un totale di circa 630mila posti. Lo
riferisce oggi la stampa ateniese che pubblica i dati del
rapporto annuale della Commissione europea sulle piccole imprese
per il 2013. Dallo stesso studio si evince che, sempre da sei
anni a questa parte, sono state oltre 200mila le Pmi che sono
fallite provocando appunto la perdita di circa 630mila posti di
lavoro nel settore. Solo nel 2008, uno su quattro Pmi è stata
costretta a chiudere l'attività.
Anche se l'economia greca sta cominciando una lenta
inversione di tendenza, si prevede che l'occupazione totale
perderà ancora 106mila posti di lavoro mentre altre 40mila
aziende saranno costrette a chiudere. Rispetto alla media Ue, la
Grecia è all'ultimo posto in tutti gli indici di settore:
seconda opportunità, internazionalizzazione, accesso ai
finanziamenti, mercato unico, appalti pubblici, ambiente,
competenze e imprenditorialità. La relazione della Commissione
europea rileva infine che le politiche del governo greco nei
confronti delle Pmi rimangono "deboli". (ANSAmed).
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