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Oman: Farnesina, presentata zona economica speciale di Duqm

Presenti imprese e banche. Della Vedova: opportunità nostre pmi

Il Sottosegretario agli Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Benedetto Della Vedova, e il Presidente della Zona Economica Speciale di Duqm, Yahya bin Said Al Jabri, durante la presentazione della Zona Economica Speciale di Duqm (Oman)

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 24 SET - L'Oman accoglie a braccia aperte i capitali italiani (e non solo), e presenta alla comunità imprenditoriale la zona economica speciale di Duqm (Sezad Duqm).

L'incontro è avvenuto stamattina alla Farnesina. Il ministro Yahya bin Said Al Jabri, presidente della zona economica speciale, ha incontrato rappresentanti di aziende, banche e altre realtà economiche, tra cui Confindustria, Federpesca, Abi, Agenzia Ice, Iveco, Impregilo, Sace ed altri ancora. Presente anche il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova. La zona economica speciale è un progetto a lungo termine avviato dal Sultanato dell'Oman nell'ottobre del 2011, che prevede la trasformazione radicale dell'area di Duqm attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture, di una zona industriale e di una turistica, ma anche di un centro logistico e di uno per la formazione professionale. Lo scopo è rendere questa zona, situata nella regione centrale di Al Wusta, a metà strada tra Mascate (capitale dell'Oman) e Salalah, uno snodo logistico e produttivo cruciale per i traffici commerciali della regione per i prossimi decenni. "Si tratta - ha spiegato Della Vedova - di un'importante possibilità d'internazionalizzazione per le imprese italiane in due direzioni principali. La prima è che la realizzazione della zona economica speciale prevede investimenti in loco, infrastrutture innanzitutto, ma anche servizi e comunicazioni, che sono un'occasione per le imprese italiane". Non solo. "In prospettiva, questa è una località di prossimità a tantissimi mercati importanti, dove le imprese italiane possono andare a investire nella logica non della delocalizzazione, ma di aziende che guardano al mercato mondiale e quindi producono, oltre che in Italia, anche in propri stabilimenti vicini ai mercati di sbocco". Il riferimento è al mercato indiano e asiatico, ma anche quello dell'Africa occidentale. "Negli ultimi anni - ha concluso il sottosegretario - gli investimenti italiani in Oman sono cresciuti costantemente, come d'altra parte è cresciuta la richiesta di prodotti italiani, soprattutto hi-tech e prodotti d'alta qualità. Le relazioni bilaterali sono eccellenti. Le nostre piccole e medie imprese, per la loro natura, sono quelle che possono beneficiare al massimo di questo progetto". (ANSAmed)

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