(ANSAmed) - BELGRADO, 19 SET - Il governo serbo ha deciso un
pacchetto di misure di austerita' dirette a risanare l'economia
dissestata del Paese balcanico, che soffre per un crescente
debito pubblico, un alto deficit di bilancio, una disoccupazione
superiore al 20% e un allargarsi delle disuguaglianze sociali.
Il premier conservatore Aleksandar Vucic, che gode ancora di
una larga popolarita' dopo il successo elettorale del marzo
scorso, ha detto in sintesi che il Paese non puo' piu'
permettersi di spendere piu' di quanto incassi, e che e' venuto
il momento di passare a misure dolorose ma non piu'
procrastinabili. In un intervento alla televisione pubblica Rts,
Vucic ha annunciato in particolare tagli alle pensioni e ai
salari nel pubblico impiego, risparmi generalizzati nella
pubblica amministrazione, un forte contrasto all'economia
sommersa, riduzioni dei sussidi alle compagnie pubbliche e un
rafforzamento del settore privato. Dai tagli saranno tuttavia
escluse le pensioni e gli stipendi del pubblico impiego
inferiori ai 25 mila dinari (circa 210 euro). I salari pubblici
superiori a tale quota subiranno una riduzione del 10%-10,5%,
mentre per le pensioni i tagli saranno progressivi: fra 25 mila
e 30 mila dinari la riduzione sara' del 3,1%, fra 30 mila e 35
mila del 6%, fra 35 mila e 40 mila del 9%. Le pensioni superiori
a 40 mila dinari subiranno tagli maggiori, e quelle di 100 mila
dinari (840 euro circa) saranno ridotte del 15%-16%.
Dai tagli a pensioni e stipendi nel pubblico impiego - ha
osservato il premier - lo stato conta di ottenere 400 milioni di
euro, che saliranno a 700 milioni con le altre misure di
risparmio previste. "Dobbiamo risparmiare il piu' possibile, a
cominciare dai ministeri, dai servizi", ha detto Vucic, secondo
il quale le misure di austerita' riguarderanno anche i consumi
energetici e di carburante nelle Forze armate e in polizia. Il
governo, ha aggiunto, ridurra' i sussidi alla compagnia
nazionale del gas (Srbijagas) e alle Ferrovie statali (Zeleznice
Srbije), e li blocchera' del tutto ai grandi tycoon del comparto
agricolo, mantenendoli solo per i piccoli agricoltori.
Nonostante la serieta' della situazione economica e di
bilancio, Vucic ha tuttavia rassicurato sui timori di insolvenza
del Paese, affermando che la Serbia e' ben lontana dalla
bancarotta, ipotizzata da alcuni analisti e parte dei media. "La
Serbia e' solvente, e noi abbiamo fondi a sufficienza fino al
prossimo aprile, anche senza fare nuovi debiti", ha detto.
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Crisi: Serbia, governo annuncia drastico pacchetto risparmi
Tagli a pensioni e salari pubblico impiego, riduzioni sussidi