(ANSAmed) - BRUXELLES, 8 SET - Luce verde dell'Unione europea
a 5,5 miliardi di euro di stanziamenti per i prossimi anni
destinati alla cooperazione con i Paesi vicini, a partire da
quella bilaterale, con nove di questi.
Nella programmazione delle priorità finora è il Marocco ad
incassare più fondi: fra i 728mila e 890mila euro per il periodo
2014-2017. Questi aiuti a Rabat sono mirati soprattutto ad un
accesso equo ai servizi sociali basilari (30%), poi sostegno a
governance democratica, stato di diritto e mobilità (25%),
crescita e occupazione (25%).
Per lo stesso arco di tempo è la Giordania ad aggiudicarsi la
seconda fetta più sostanziosa, fra i 312mila e 382mila euro, da
indirizzare a Stato di diritto (25%), occupazione e sviluppo
settore privato (30%), rinnovabili ed efficienza energetica
(30%).
La Tunisia, dal canto suo, conquista fra i 202mila e 246mila
euro per il solo periodo 2014-2015, per riforme socioeconomiche
e crescita (40%), sviluppo locale e regionale sostenibile (30%)
e rafforzamento della democrazia (15%).
Seguono il Libano (fra 130mila e 159mila per il 2014-2016),
Armenia (140mila-170mila per il 2014-2017), Algeria
(121mila-148mila per il 2014-2017), Azerbaijan (77mila-94mila
per 2014-2017), Bielorussia (fra 71mila e 89mila per 2014-2017)
e infine la Libia (fra 36mila e 44mila per il 2014-2015).
Lo stanziamento per il triennio per il programma di
cooperazione regionale a Est si aggira fra i 418mila e 511mila
euro, mentre quello per la cooperazione regionale a Sud è fra i
371mila e 453mila euro. Programmi che coprono l'intera area
della 'politica di vicinato' europea per il 2014-2017, per lo
sviluppo democratico o la mobilità, come Erasmus+, incassano una
cifra fra un miliardo e 675 milioni e un miliardo e 876 milioni
di euro. (ANSAmed).
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Ue: primi fondi 2014-2020 a Paesi vicinato, Marocco in pole
Seguono Giordania, Tunisia, Libano, Algeria e Libia