(ANSAmed) - ATENE, 3 SET - Il sistema pensionistico ellenico
è una bomba ad orologeria che non esploderà nel 2025, ma 10 anni
prima, o addirittura l'anno prossimo: a lanciare l'allarme, come
riferisce oggi il quotidiano Kathimerini, è uno studio condotto
dall'Istituto del Lavoro della Confederazione Generale del
Lavoro greco (Ine/Gsee). Il rapporto sarà presentato domani
all'apertura della Fiera Internazionale di Salonicco (Tif),
tradizionale tribuna da cui il governo greco presenta la propria
politica economica per l'anno successivo.
La relazione annuale della Gsee (uno dei due maggiori
sindacati ellenici) sull'economia greca comprende un capitolo
sull'invecchiamento della popolazione e la sostenibilità del
sistema di sicurezza sociale dal 2013 al 2050. Nel rapporto si
sostiene che la recessione prolungata e l'alto tasso di
disoccupazione hanno dato slancio allo sgretolamento del sistema
pensionistico da un decennio a questa parte e che, per diventare
di nuovo redditizio, il sistema avrebbe bisogno di risorse
aggiuntive di 950 milioni di euro solo per il 2016. Ma i
requisiti del sistema, secondo lo studio, sono destinati a
crescere rapidamente negli anni successivi sino ad un'impennata
pari a 2,67 miliardi di euro prevista per il 2020.
Gli autori del rapporto sottolineano che i tagli fatti alle
pensioni e l'aumento dell'età pensionabile avrebbero permesso la
sostenibilità del sistema fino al 2025 se non fosse stato per la
grave e prolungata recessione e l'alto tasso di disoccupazione
che ha raggiunto il 27%. Come risultato di ciò, sostengono gli
esperti, il 2015 è con tutta probabilità l'anno in cui il
sistema di sicurezza sociale greco finirà in pezzi.
Lo studio aggiunge che nuove misure saranno necessarie a
causa dei ridotti finanziamenti statali (passati da 16,4
miliardi di euro nel 2012 a solo 8,6 miliardi per il periodo
2015-2018), del dirompente aumento della disoccupazione,
dell'incremento del numero di nuovi pensionati (da 40.000 nel
2009 a 100.000 all'anno dopo il 2010), delle riduzioni dei
salari e della crescita del lavoro sommerso e flessibile.
Il rapporto rileva inoltre che le riserve di liquidità dei
fondi di sicurezza sociale si sono già ridotte da 26 miliardi di
euro nel 2009 a 4,5 miliardi l'anno scorso, mentre il
cambiamento demografico avvenuto in Grecia a causa delle
aumentate aspettative di vita e della riduzione del tasso di
natalità ha contribuito ad un aumento del 15% sugli oneri dei
fondi pensione. Dopo i recenti interventi del governo sul
sistema pensionistico, evidenzia in conclusione lo studio, l'età
media del pensionamento è salita sino a 63 anni mentre le
pensioni sono state tagliate di circa il 32,5%. (ANSAmed).
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Crisi: Grecia; sistema pensionistico sull'orlo del collasso
Con l'accelerare della recessione e della disoccupazione