(ANSAmed) - ATENE, 4 AGO - Il neo presidente della
Commissione europea, Jean-Claude Juncker, oggi in visita ad
Atene, ha minimizzato la possibilità che i Paesi dell'Eurozona
rinuncino ad una parte del debito greco per renderlo più
sostenibile.
Juncker - nella capitale ellenica per colloqui con i
responsabili del governo nell'ambito dei suoi incontri con i
leader europei circa le nomine dei nuovi Commissari - ha quindi
gettato acqua sul fuoco nelle speranze di Atene di ottenere
un'ulteriore riduzione del debito come di recente ventilato da
più parti. Esperti del settore ritengono a questo punto che
forse per Atene sarà più facile ottenere tassi di interesse
inferiori e l'estensione delle scadenze del prestito.
Parlando con la stampa al termine di un colloquio e di una
colazione di lavoro con il premier greco Antonis Samaras,
Juncker ha anche risposto ad una domanda circa la possibilità
che il debito greco possa essere sostenibile senza un 'haircut'
ed ha affermato che non intende prendere in considerazione la
questione prima di assumere l'incarico il prossimo primo
novembre. Il neo presidente, facendo riferimento al recente
default dell'Argentina, ha concluso affermando che, se la Grecia
non avesse preso provvedimenti, avrebbe avuto lo stesso destino
del Paese sud-americano.
Dal canto suo, Samaras - che Juncker ha definito "un amico e
un fratello" - ha affermato che la Grecia sta centrando tutti
gli obiettivi macroeconomici richiesti dalla 'troika' e ora si
apre per il Paese una nuova fase all'insegna della crescita e
della creazione di posti di lavoro. Il premier, inoltre, ha
detto che la Grecia ha evitato di finire come l'Argentina grazie
all'aiuto dell'Unione europea" e che "non dimenticherà mai" il
sostegno avuto da Jean-Claude Juncker.
All'incontro fra Juncker e Samaras ha partecipato anche il
ministro della Difesa Dimitris Avramopoulos che nei giorni
scorsi è stato designato come il nuovo Commissario della Grecia
nell'Ue e per il quale Atene ha chiesto il portafoglio
dell'Immigrazione. A proposito delle prossime nomine dei nuovi
Commissari, Juncker ha tenuto a precisare che non accetterà
pressioni sul modo in cui essere saranno ripartite fra i 28
Stati membri. "Sono io che decido gli incarichi - ha concluso -.
Non resterete delusi." (ANSAmed).
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Grecia-UE: Juncker raffredda speranze riduzione debito
Ma conferma il suo impegno per incarichi a nuovi Commissari