(di Olga Piscitelli)
(ANSAmed) - MARRAKECH, 19 MAR - Marrakech fino al 26 marzo si
trasforma nella capitale della distillazione del fiore di
zagara.
Un piccolo festival che si rinnova da 12 anni porta sotto i
riflettori la 'Zahria', la distillazione dei fiori d'arancio.
Una pratica che si tramanda di madre in figlia e si compie in
ogni casa proprio in questo periodo, per celebrare l'arrivo
della primavera. Il festival che gli dedica l'associazione
Al-Muniya di Marrakech ha avuto il merito di accendere i
riflettori e trasformare la tradizione popolare in evento di
cultura. Tanto che quest'anno, la Zahria è inserita nel
programma di 'Marrakech, capitale della cultura nel mondo
islamico nel 2024' e da qualche anno è un appuntamento che
interessa accademici, ricercatori, farmacisti, profumieri e
commercianti in generale. 'Taqtar Zhar', che rappresenta il
cerimoniale legato alla distillazione dei fiori d'arancio per
celebrare l'arrivo della primavera, è un rito ancestrale che si
perde nella storia delle tradizioni ma viene perpetrato ogni
anno anche dalle singole famiglie. Un seminario guidato da
Malika Abbadi, ex insegnante di Scienze della Vita e della Terra
(SVT), con al suo attivo competenze legate a questo autentico
patrimonio marocchino, ha illustrato l'origine di questa
tradizione che dal 2022 fa parte del patrimonio culturale Icesco
del mondo islamico.
Jaâfar Kansoussi, presidente dell'Associazione Al-Muniya,
sottolinea anche come si stia assistendo al passaggio della
Zahria dal mondo privato della famiglia a quello delle
cooperative, associazioni e luoghi culturali come i musei.
L'associazione, dice ancora Kansoussu, ha contribuito a
trasformare ulteriormente questa cerimonia familiare e privata
in un grande evento pubblico, culturale e festivo, e ha
soprattutto reso omaggio alle donne che hanno mantenuto e
perpetuato questa tradizione secolare.
Organizzata in collaborazione con il Ministero della
Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, il Consiglio
della Regione Marrakech-Safi, il comune di Marrakech, nonché con
diversi attori istituzionali e privati, questa 12a edizione, che
si è aperta nei giorni scorsi proseguirà fino al 26 marzo,
prevede il organizzazione di numerose "majliss", le pratiche
cerimoniali per la distillazione dei fiori d'arancio in scuole e
palazzi, luoghi culturali dal forte simbolismo, oltre a
spettacoli e corsi pratici di introduzione alla distillazione.
L'ambizione dell'Associazione Al Muniya, promotrice
dell'evento insieme al Ministero della Gioventù, della Cultura e
della Comunicazione, è di riuscire a inserire la Zahria nella
lista Unesco del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.
(ANSAmed).
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Marrakech capitale della distillazione dei fiori d'arancio
Un festival celebra l'antico rito delle zagare fino al 26 marzo