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Riapre la storica moschea di Koutoubia danneggiata dal terremoto

E' il più importante centro religioso di Marrakech

Redazione Ansa

(di Olga Piscitelli) (ANSAmed) - RABAT, 18 MAR - La moschea della Koutoubia, il più importante centro religioso di Marrakech, ha riaperto sabato le sue porte ai fedeli dopo il completamento dei lavori di restauro resi necessari in seguito al terremoto dell'8 settembre scorso.

In pieno Ramadan, il mese sacro per l'Islam, è re Mohammed del Marocco che ha dato il via libera alla riapertura delle moschee interessate da lavori di ricostruzione. Secondo il ministero degli Habous e degli Affari islamici gli edifici religiosi interessati da lavori perché colpite dal sisma sono 43 di cui 17 di nuova costruzione e 24 sotto restauro. La Koutoubia di Marrakech è simbolo stesso della città. Il suo minareto, alto 77 metri, svetta sulla medina e rappresenta un punto di riferimento, non solo simbolico, per chi si perda nel labirinto dei souk. Uno sguardo in alto, alla ricerca della torre che è considerata ispiratrice di quella della Giralda di Siviglia e della Torre Hassan di Rabat, restituisce l'orientamento nella città antica. La sua altezza è insormontabile per legge: non è possibile issare più in alto neppure un cartello pubblicitario, perché nulla deve offuscarne la vista. La moschea che si affaccia sulla piazza Jamaa el fna, cuore di Marrakech, nel suo complesso è un capolavoro dell'architettura marocco-andalusa. Costruita durante la dinastia Almoravide, a partire dal 1146, fu poi ampiamente rimaneggiata, circa mezzo secolo dopo, sotto il califfo almohade Abou Youssouf Yacoub Al Mansour col pretesto che fosse orientata male verso La Mecca. Era circondata da bancarelle e piccoli negozi di libri e da questi ha preso il nome che in arabo significa 'moschea dei librai'.

Le ampie arcate, attorno alla sala della preghiera e delle abluzioni, circondano una spazio a pianta a 'T', di circa 90 metri di larghezza per 60 di lunghezza, e possono accogliere fino a 20 mila fedeli. Negli Anni '90 era già stata al centro di un complesso restauro conservativo.

I lavori del dopo terremoto, oltre a mettere in sicurezza l'edificio, hanno ricostruito la spianata, il sagrato cioè che viene utilizzato da centinaia di fedeli per le preghiere serali del mese sacro del digiuno e cioè le preghiere di Al Ichaa e Tarawih. Nel 2016, la moschea è stata dotata di pannelli solari, scaldacqua solari e luci ad alta efficienza energetica come parte di uno sforzo per promuovere e incoraggiare l'uso di energia rinnovabile anche in questo monumento storico.

Come tutte le moschee del Marocco, a parte la grande moschea Hassan II di Casablanca, non è visitabile dai turisti, perché l'ingresso è riservato ai fedeli dell'Islam. (ANSAmed).

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