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Inaugurata a Tripoli la mostra 'Arte come identità'

Promossa dall'Ambasciata d'Italia, a confronto tre artiste

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 7 MAR - L'Ambasciata d'Italia a Tripoli, in collaborazione con la municipalità locale, ha promosso la mostra "Arte come identità" inaugurata nei giorni scorsi nella suggestiva cornice della Città Vecchia, all'interno dello storico edificio dell'Eskender Art House.

Curata dallo storico dell'arte italiano Ludovico Pratesi, la mostra, inaugurata a Bengasi lo scorso mese di ottobre in occasione della Giornata del Contemporaneo, mette a confronto le ricerche di tre artiste - un'italiana, una italo-libica e una libica - legate all'idea dell'arte come veicolo identitario ed espressione di un processo di riflessione sulla riattivazione del Genius Loci attraverso il linguaggio artistico.

Un dialogo tra diversi punti di vista su un territorio come la Libia, attraverso gli sguardi di un'artista che vive e lavora a Bengasi come Shefa Salem, a confronto con il lavoro di Adelita Husni-Bey, italo-libica, e con la ricerca dell'italiana Elena Mazzi, attenta all'analisi dei rapporti tra l'essere umano e il suo contesto socio-antropologico.

L'esposizione si configura come un'occasione per testimoniare la capacità delle artiste di cogliere in maniera più profonda e incisiva i cambiamenti in atto sulla scena artistica internazionale. Attraverso l'utilizzo di linguaggi e forme espressive diverse, le artiste propongono modalità e strategie di riappropriazione della propria identità. (ANSAmed).

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