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Libri: "Mouvma!" racconta la "Tunisia tra arti e rivolte"

Serlenga tenta ricostruzione esperienze con arti performative

Redazione Ansa

(ANSA) - TUNISI, 30 GEN - Nelle prime settimane del 2011, la Tunisia si infiamma di una rivolta che, come un rapido contagio, travalica i confini del Paese e si estende in tutto il Nordafrica e oltre. Presto definite "Primavere arabe", queste rivolte esplodono ancora oggi in molteplici forme, caotiche e radicali, come guerre civili e dittature militari, dalla Siria all'Egitto. Questi fatti storici sono il presupposto alla base di "Mouvma! Tunisia tra arti e rivolte" (Meltemi Editore) di Anna Serlenga . "Un tentativo di ricostruzione di alcune esperienze che attraverso le arti performative si configurano come espressioni del contemporaneo e delle sue istanze nei territori dove una generazione di giovani è scesa in strada per rivendicare libertà e diritti".

Mouvma! in dialetto tunisino è il "movimento" che anima le strade in protesta ma anche il movimento del corpo, dei corpi che riscrivono narrazioni attraverso le arti, spiega l'autrice ad ANSA, ricordando che il primo spettacolo di Corps Citoyen da lei diretto a Tunisi nel 2013, poco dopo la Rivoluzione portava lo stesso nome.

"Seppur con esiti molto diversi, - si legge nelle note di copertina del volume - ciò che resta dell'onda di proteste del 2011 nell'area sud-mediterranea è la conquista di alcuni diritti fondamentali che ha permesso di raggiungere territori prima inaccessibili. Tra questi diritti, la libertà di espressione come condizione non più negoziabile, spesso protagonista di nuove narrazioni attraverso le arti performative".

Anna Serlenga ha conseguito il dottorato di ricerca internazionale in Studi Culturali Europei presso l'Università degli Studi di Palermo. È stata assegnista di ricerca post-dottorato presso il Dipartimento di Arti performative dell'Università Iuav di Venezia, regista teatrale per il collettivo italo-tunisino "Corps Citoyen" e direttrice artistica del centro d'arte decoloniale Milano Mediterranea. (ANSA).

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