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Mostre a Pisa su Fibonacci, matematico ispirato dall'Algeria

Artista celebra anniversario dopo studi con un monaco del Sinai

Redazione Ansa

IL CAIRO - Sono in corso a Pisa celebrazioni per l'850/o anniversario della nascita di un matematico medioevale noto per la sua "successione aurea" e che soggiornò anche nell'attuale Algeria: Fibonacci.

La commemorazione nella città dove nacque nel 1170 si sta articolando dal 23 novembre al 13 gennaio nell'esposizione di opere e installazioni del pittore Giorgio Piccaia, molto legato al Nordafrica e in particolare all'Egitto.

"Giovanissimo Leonardo Pisano detto Fibonacci raggiunse il padre nella ricca e florida Bugia (Béjaïa), in Algeria", ha ricordato per ANSAmed l'assessore al Turismo di Pisa, Paolo Pesciantini: "Entrato in contatto con la cultura araba, apprese quelle tecniche matematiche le cui potenzialità del loro impiego non erano state ancora pienamente esplorate in Occidente, in particolare quelle che riguardavano le cifre indo-arabiche", ha aggiunto.

I festeggiamenti sono iniziati nel 2020 con l'emissione del primo francobollo commemorativo di Fibonacci in Italia, proseguiti nel 2021 con focus sulla musica ed ora quest'anno con l'arte visiva, ha ricordato sempre ad ANSAmed Piccaia.

"Dal 2018 lavoro artisticamente utilizzando la sequenza del matematico pisano, riscoperta con l'aiuto dell'amico monaco Gregory Sinaite del Monastero di Santa Caterina sul Sinai, in Egitto", ha sottolineato il pittore che sta esponendo installazioni su facciate di palazzi storici e mura di Pisa e opere in tre luoghi della città toscana (Comune, Archivio di Stato e il museo ArtinGenio) .

Nato nel 1955 a Ginevra, figlio d'arte, Piccaia vive e lavora in Piemonte, ad Agrate Conturbia e dichiara che lo "spoglio del non-essenziale" caratterizza il suo stile. "I numeri della Sequenza e la relativa Proporzione divina mi riportano alla semplicità della Natura e alla ri-scoperta della Felicità", ha commentato l'artista.

Pisa sta ammirando, su facciate di palazzi e mura, striscioni in acetato verticali (detti "rotoli") con i numeri della sequenza di Fibonacci dipinti con vari colori, in cerchio, cinque alla volta a rappresentare il fiore "Non ti scordar di me", il myosotis, quale "simbolo del ricordo, della memoria, dell'amore e della speranza", si nota in un testo di presentazione.

Nell'atrio di Palazzo Gambacorti, c'è un'installazione di 33 myosotis in plexiglas con gambi di altezza variabile da 1 a 144 cm disposti a spirale circondando fra l'altro un "rosario di Fibonacci".

All'Archivio di Stato inoltre sono esposte otto grandi tele e cinque piccole opere su carta con una scultura in plexiglas che hanno come tema la celebre sequenza matematica.

Infine una grande tela del 2020 dal titolo "Fibonacci verde", assieme a cinque opere in plexiglass e un'installazione dal titolo "La spirale e l'obelisco 0/1", spiccano all'ArtinGenio Museum.

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