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Il mosaico a confronto fra città Europa e Mediterraneo a Ravenna

Convegno promosso insieme a Madaba, verso network internazionale

Redazione Ansa

RAVENNA - Città d'Europa e del Mediterraneo accomunate da un'importante tradizione musiva s'incontreranno sabato 26 novembre al Museo d'Arte di Ravenna per un convegno promosso insieme alla città di Madaba in Giordania, nell'ambito della VII Biennale di mosaico contemporaneo che termina domenica. Una occasione unica per condividere esperienze e confrontarsi su un concept e delineare un percorso finalizzato alla creazione di un network internazionale tra città del mosaico, promuovendo la tutela e la conservazione dei patrimoni e la collaborazione in progetti comuni.

Ravenna, riconosciuta patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1996 per gli otto monumenti paleocristiani, Madaba parte della rete Unesco del Creative Cities Network per la filiera del mosaico, sono famose nel mondo per i loro preziosi mosaici. Le partecipazioni confermate al momento, alcune in presenza, altre on line, sono quelle di Spilimbergo, Aquileia e Monreale (Italia), Colonia (Germania), Devnya (Bulgaria), Gaziantep e Istanbul (Turchia), Gerico (Palestina).

La condivisione di esperienze e competenze relative non solo alla tutela, alla valorizzazione e alla fruizione del mosaico, ma anche all'Alta Formazione, sarà sviluppata attraverso programmi di scambio, dove affrontare temi quali l'impatto del cambiamento climatico sul patrimonio, la valorizzazione, lo scambio culturale e artistico. "Il mosaico - dice l'assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia - è l'identità più profonda di Ravenna. La fama della nostra città nel mondo è legata all'eredità musiva paleocristiana e bizantina, ma Ravenna nel corso del novecento ha saputo riscoprire e rinnovare il suo rapporto con il mosaico, a partire dalle attività di restauro dei monumenti storici, dalla fondazione della scuola di mosaico in seno all'Accademia di Belle Arti nel 1924 e grazie al sapiente operato di diverse generazioni di restauratori, mosaicisti, artisti e intellettuali".

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