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A festival di Marrakech vince l'Iran con un film su Teheran oggi

150mila spettatori per festival presieduto da Sorrentino

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 NOV - L'esordio alla regia del regista iraniano Emad Aleebrahim-Dehkordi, Chevalier Noir (A Tale Of Shemroon), ha vinto l'Étoile d'Or, il Gran Premio del Festival, al Festival internazionale di Marrakech, la cui giuria era presieduta da Paolo Sorrentino.

Il lungometraggio è ambientato nella Teheran contemporanea e racconta la storia di due fratelli, uno coinvolto nel commercio della droga l'altro aspirante pugile, in lutto per la morte della madre. Echi di grande attualità nel terzo personaggio del film, Hana, che vuole uscire indossando il velo senza i rigori della polizia iraniana al centro oggi di una rivoluzione nel Paese. "Ho girato il film a Teheran due anni fa - ha detto Dehkordi all'ANSA - e la scena del velo, che oggi evoca il gesto di Mahsa Amini e il suo martirio, era per così dire nell'aria.

Penso che per il suo coraggio e di tutte le altre e gli altri, la rivoluzione non si fermerà. E' qualcosa che si sta allargando, non sono gesti isolati, ma richieste che hanno a che fare con i diritti umani, la libertà, le istanze democratiche in un momento in cui la crisi economica nel mondo ma in Iran assicuro davvero tragica sta affamando la popolazione".

Il premio della giuria è stato assegnato ex æquo a Alma Viva della regista portoghese Cristèle Alves Meira e a The Blue Caftan della regista marocchina Maryam Touzani. Il festival ha anche festeggiato la regista, sceneggiatrice e produttrice marocchina Farida Benlyazid con un tributo alla carriera.

La 19a edizione del festival ha segnato il suo ritorno dopo una pausa di tre anni e due edizioni a causa della pandemia. Nel corso dei 10 giorni dell'evento, più di 150.000 spettatori hanno assistito a 124 proiezioni di film. Come nelle precedenti edizioni, l'edizione 2022 del Marrakech International Film Festival ha riservato un posto speciale al cinema marocchino con un programma che ha onorato una nuova generazione di registi le cui opere sono acclamate dalla critica sia in patria che nel mondo. Tra i film locali che hanno goduto di animate proiezioni figurano il primo lungometraggio di Yasmine Benkiran Queens , il secondo film di Fyzal Boulifa The Damned Don't Cry e Fragments from Heaven , il primo lungometraggio di Adnane Baraka. (ANSA).

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