(ANSAmed) - OTRANTO, 12 NOV - Si è concluso il percorso di
eventi legati alla candidatura di "Otranto Capitale della
Cultura Italiana" 2025. Meeting, eventi, confronto e,
soprattutto, dialogo hanno caratterizzato gli appuntamenti che
hanno visto una rilevante partecipazione di giovani. Il dossier
della candidatura, affidato a Fabio Pollice, Magnifico Rettore
dell'Università del Salento, ha visto al lavoro un gruppo di
esperti, partecipando fattivamente alla progettazione e
redazione del progetto. Le attività di coordinamento sono state
affidate a Luciano Schito.
"E' un progetto ambizioso - spiega Vincenza Filippi,
Commissario prefettizio -, una grande opportunità per il
tessuto socio-economico della Terra d'Otranto. Otranto 2025 è
una candidatura di comunità, risultato di un percorso
partecipativo che l'ha portata a riscoprire la propria identità
e a proiettarla nel futuro, ben oltre l'orizzonte della stessa
proposta, seguendo la propria ideale vocazione che pone la
cultura al centro di una innovativa visione del mondo, al cuore
delle progettualità di sviluppo. Una comunità che abbraccia
l'intera terra di Puglia, di cui la città è da sempre
espressione e sintesi. Otranto, dunque, ha una forte vocazione
culturale che, dal più lontano passato, dalle civiltà e dai
popoli del Mediterraneo, che hanno attraversato questa terra ,
si estende e si rivolge strategicamente ad un futuro ove l'arte
del mosaico, l'albero della vita, il paesaggio di comunità
rappresentano le modalità attraverso cui costruire una rete,
realizzare un ponte che conduce ad un nuovo percorso di
aggregazione culturale, sociale ed economica".
"Democrazia è cultura - aggiunge Pollice - e cultura è
democrazia. Una comunità che investe sulla propria cultura e la
proietta nel futuro, contribuisce a rafforzare le proprie basi
democratiche, attraverso la partecipazione e il coinvolgimento
sociale. La città di Otranto, recuperando la memoria del proprio
passato e costruendo su di essa un progetto per il proprio
futuro, si è riscoperta comunità patrimoniale e si è data una
prospettiva di sviluppo fortemente aggregativa. In questo
risiede il successo di questa candidatura. Otranto "Mosaico di
comunità", dove ognuno può sentirsi parte di questa creazione e
contribuire e comporre la bellezza dell'insieme; nessuno deve
sentirsi escluso.
"E' stato un privilegio lavorare in team - conclude Luciano
Schito, coordinatore generale - e in piena autonomia e
indipendenza con l'Università del Salento e i professionisti
coinvolti nel progetto. Il percorso è stato approvato
all'unanimità dall'inizio dell'analisi fino al dossier, un
lavoro di squadra straordinario. E' stato un lavoro armonioso in
un contesto di competizione. L'augurio, in ogni modo, è che tale
lavoro non si disperdi, anzi, che sia di sprono per vivacizzare
il dibattito sulla cultura e sulla valorizzazione del nostro
territorio. L'albero della vita, rappresentato nel mosaico,
rappresenta tutta la comunità". (ANSAmed).
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Otranto, conclusi eventi per candidatura Capitale cultura 2025
'Si candida una comunità, la città è sintesi terra di Puglia'